Il serbo aveva segnato subito il 14 agosto, poi si è ripreso nelle ultime settimane tra esultanze e dichiarazioni poi rettificate
L’ultima dell’anno in casa per chiudere un 2022 double face, fatto di aspettative, gol, esultanze polemiche e un feeling di amore e odio con il pubblico viola. Luka Jovic si prepara all’ultima apparizione al Franchi prima del mondiale in Qatar e, anche se il serbo rimane in forte dubbio e partirà dalla panchina – a Genova aveva giocato nonostante non fosse al 100% – la voglia è quella di terminare con la quinta rete consecutiva a Firenze dopo le quattro messe a segno nelle ultime tre uscite casalinghe con Hearts, Basaksehir e Inter. Così scrive La Repubblica.
DA QUEL PRIMO GOL. Il primo gol al Franchi sembra lontanissimo: era il 14 agosto contro la Cremonese, una rete da calcetto con esultanza vicino all’orecchio per chiamare i tifosi sembrava essere il preludio a un rapporto di amore. Tre mesi dopo invece i gol, per quanto pesanti per la risalita della Fiorentina in campionato e per il passaggio di turno in Coppa, sono state assorbite dal tifo in maniera diversa, con la felicità mista alla rabbia per quei gesti polemici verso il pubblico. Il tutto, unito a delle dichiarazioni fatte a un portale serbo e poi rettificate, hanno reso Jovic un attaccante amato perché segna ma criticato per gli atteggiamenti.
IL PRIMO A FESTEGGIARE. Parole che racchiudono un carattere particolare, introverso, indifferente all’apparenza ma pieno di voglia di ben figurare, di essere protagonista. Non a caso è stato tra i primi a schizzare in campo per festeggiare Cabral e piano piano grazie a Milenkovic e Terzic si è inserito nel gruppo. Ha imparato a sentire la Fiorentina sua, anche grazie al lavoro di Italiano che ha alternato bastone e carota.

Di
Redazione LaViola.it