Delusione Mondiale, 35 minuti senza lasciare traccia. Ora di nuovo Fiorentina, dove tutti si aspettano più gol: tocca a lui cambiare marcia
Trentacinque minuti contro la Svizzera senza lasciare il segno nella partita numero 30 con la Serbia che è stata tra le più amare, se non la più amara, causa eliminazione: tutto qui il Mondiale di Luka Jovic e quindi nemmeno il Qatar – al di là dell’esperienza che rappresenta il massimo per un calciatore e rimane comunque – gli è stato utile per migliorare il livello della stagione di tono e qualità. Perché adesso per una decina di giorni se ne sta in vacanza, però poi dovrà cercare di svoltare con la Fiorentina, scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
FIDUCIA-BIS. In primis se lo aspetta la società viola che su di lui punta ancora, come testimoniato dalle parole del direttore sportivo Pradè. Finora Luka Jovic è (abbastanza) mancato. Meglio in Conference League con quattro reti segnate in sei partite (ma soltanto la doppietta al Basaksehir dal peso specifico evidente), decisamente meno bene in campionato con tre reti in quattordici presenze: gol subito all’esordio nel 3-2 alla Cremonese, gol “inutile” nel 3-4 casalingo contro l’Inter e gol subentrando a un quarto d’ora dalla fine nel 2-1 alla Salernitana, vero e unico sigillo d’autore messo ai suoi tre mesi in viola. Poco? Poco. Per le aspettative, certo, ma anche per aver dato più volte l’idea di non “sentire” la Fiorentina e di non “sentirsi” dentro alla Fiorentina. Carattere, atteggiamento, modo di giocare.
DENTRO O FUORI. Il periodo necessario per ambientarsi è terminato, il Mondiale anche: insomma, per l’attaccante serbo è il momento di voltare pagina e cambiare passo. La fiducia dei dirigenti e dell’allenatore si basa su quei ventisette gol segnati poco più che ventenne all’Eintracht, convinti di aver trovato in lui il post Vlahovic una volta per tutte. Ma dipende da lui. E gennaio, con cinque turni di campionato e l’ottavo di Coppa Italia contro la Sampdoria, sarà il mese perfetto per capire se a Jovic interessa conquistare Firenze e prendersi la Fiorentina.
Di
Redazione LaViola.it