Jovic a Napoli per riprendersi la Fiorentina del presente e del futuro

L’attaccante serbo si gioca le possibilità di conferma alla Fiorentina: che poi sarebbe anche il suo obiettivo

Anche se quella di Napoli si preannuncia come una festa più che una partita, per Luka Jovic la gara del Maradona è un’altra occasione per dimostrare, agli altri ma anche a sé stesso, di poter essere importante. Anche e soprattutto nel finale di stagione. Scrive il Corriere Fiorentino.

Complici i problemi che hanno limitato Cabral Italiano si affiderà al serbo per guidare l’attacco che affronterà il Napoli. Un bis di fiducia dopo che nella gara interna contro la Sampdoria il tecnico l’aveva inizialmente preferito al brasiliano.

Storia in salita quella di Jovic da quando è arrivato a Firenze, l’estate scorsa

Fatta di poche luci e molte ombre. Ma che non per questo pare destinata a terminare. Come da accordi con il calciatore, e con lo stesso Real Madrid, la complessa formula che ha portato l’attaccante in viola copre due stagioni. E anche da quanto trapela dall’entourage c’è l’intenzione di provare a rilanciarsi dalle parti del Franchi.

Il problema, semmai, è che fino a questo momento il rendimento di Jovic è stato a dir poco altalenante. Frenato oltre che da qualche errore pesante sotto porta. Su tutti il rigore fallito contro la Juventus a inizio settembre. Anche da un atteggiamento in campo per molti troppo compassato.

Scivolato dietro a Cabral nelle gerarchie di formazione, soprattutto da gennaio in poi, Jovic aveva lanciato segnali incoraggianti tra febbraio e marzo. Trovando gol ravvicinati e decisivi come contro lo Sporting Braga e il Milan, ma fino a oggi sono rimasti spunti isolati. In mezzo a prestazioni deludenti e un feeling con la piazza mai del tutto decollato. Italiano però non ha mai smesso di sostenerlo.

Tanto più adesso che la Fiorentina si appresta ad affrontare un mese decisivo. Dopo l’ultima gara giocata da titolare contro la Sampdoria l’allenatore è stato il primo ad apprezzare i lati positivi di una prestazione a due facce. Deludente nel primo tempo, molto migliore nella ripresa. Con due assist e lo zampino sul gol di Terzic. Anticipo di una fiducia che comunque non è mai venuta meno.