Kalinic si è migliorato, Bernardeschi si è moltiplicato, Tello è rimasto il medesimo, Zarate idem, mentre Josip Ilicic è l’unico ad aver fatto peggio di se stesso. La fase offensiva della Fiorentina non è male a vedere i numeri. Quello viola è infatti il 6° miglior attacco della Serie A. Il croato è arrivato a quota 8, migliorando se stesso, Bernardeschi addirittura a quota 9 centri in Serie A in 18 giornate per una media reti da centravanti, mentre Zarate a due e Babacar a 3 sono le note dolenti anche se come media reti fatte/minuti giocati non è da farne un dramma. Anzi. Lo sloveno ex Palermo, invece, è decisamente lontano parente di se stesso quanto a gol. Un anno fa di questi tempi Ilicic stendeva da solo il Palermo e si issava a trascinatore della Fiorentina, mentre quest’anno ha tutti i crismi del fantasma.
3 i centri in campionato del 72 viola, ai quali aggiungere il gol contro lo Slovan in E.L. Pali e traverse non hanno aiutato, con due legni ad inizio stagione colpiti che gridano ancora vendetta. Come il rigore sbagliato contro il Milan. Media reti da centrocampista per lui. 1 gol ogni 315 minuti in totale, che diventa 1 ogni 373 in Serie A. E dire che nel 2015-16 era arrivato a quota 15, la sua miglior stagione a Firenze e della carriera dal punto di vista realizzativo, mentre nel 2014-15 si era fermato a 10.
C’è un dato che tuttavia fa riflettere. Ilicic è il giocatore della Fiorentina che ha effettuato il maggior numero di conclusioni a rete. 27 i tiri dello sloveno, sesto dato assoluto della Serie A. Gli stessi tiri di Icardi, per esempio, che però di reti ne ha fatte 14, 4 tiri in meno di Higuain che è a quota 10, uno in più di Belotti che ne ha segnati 13. Per fare un raffronto viola, Kalinic ha tirato 21 volte segnando quasi il triplo di Ilicic. Una media, dunque, di 1 gol ogni 9 tiri effettuati. Una mira, dunque, assolutamente da raddrizzare per Ilicic. Tanto per fare altri raffronti, lo stesso numero di reti segnate da Josip le hanno segnate i vari Acerbi, Caldara e Caprari. Tornare quello che era l’anno scorso è l’obiettivo di Josip, e la speranza di Sousa così come del pubblico fiorentino.
Di
Gianluca Bigiotti