Martin Jorgensen ha parlato a Lady Radio in vista di Fiorentina-Juventus: “La vittoria 3-2 a Torino del 2008? Una gioia incredibile, una vittoria in rimonta nell’anno che poi andammo in Champions. E il rientro, con i tifosi che ci aspettavano a Firenze… tutto bellissimo. La Fiorentina domenica ce la può fare, anche se giocare adesso contro la Juventus è più difficile rispetto a quando c’ero io, 10 anni fa.
Il ritorno di Antognoni? È importante che ci sia una parte di storia della Fiorentina in società, e Antognoni è stato il più grande ed è una scelta naturale, perché è amato dalla città. È importante per il rapporto tra società e tifosi avere una figura amata da tutte le parti. Kalinic? Credo che i soldi in Cina sono davvero tanti, e sono difficili da rifiutare per un giocatore. Fare un anno in Cina vuol dire fare 5-6 anni in Europa. Ma è una situazione che per noi europei fa male, perché si vedono grandi giocatori andare laggiù… Ma se sarà un buon affare, Corvino lo farà.
Eventuale ritorno di Prandelli? Sarebbe bello come pensiero, ma se sarà davvero così le aspettative e la pressione saranno altissime, perché ci si aspetterà che possono ripetere le annate dal 2005 al 2010. Difficile ripetere quelle annate, ma Prandelli lo vedrei ancora bene a Firenze. Mi auguro che trovi una squadra adatta a lui, sarei contento di vederlo ancora a Firenze.
Bernardeschi? Gli manca solo di fare il terzino destro… Se lui è d’accordo e contento, si può costruire il futuro insieme. Ma se non è convinto, si sa che un giocatore poi rende meno. L’importante è che ora giochi, è ancora giovane. A Firenze è sicuro di giocare ogni domenica, perché è bravo; magari se va in una squadra più grande non gioca, e per lui non sarebbe il massimo adesso. Può farlo tra 5-6 anni, quando anche da altre parti potrà essere titolare fisso. Adesso per lui l’importante è giocare, e farlo a Firenze.
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Redazione LaViola.it