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Jeda a VI.IT: “Chiesa-Ribery ok, ma per concretizzare serve una punta. Sorpreso positivamente da Olsen”

L’intervista all’ex attaccante brasiliano del club sardo in vista della partita in programma domenica alla Sardegna Arena

Domenica alle 12,30, la Fiorentina farà visita al Cagliari, una delle rivelazioni di questo inizio di campionato. I sardi sono sono reduci dal successo di Bergamo contro l’Atalanta e sono attualmente quarti in classifica, cosa che non accadeva da quattordici anni. Per avvicinarci al match della Sardegna Arena, LaViola.it ha contattato in esclusiva l’ex attaccante rossoblù, Jeda:

Che effetto le fa vedere il Cagliari al quarto posto in classifica e dove può arrivare la squadra rossoblù in questa stagione?

“Mi fa piacere vedere l’entusiasmo che c’è a Cagliari, che c’è sempre stato ma in questa stagione maggiormente perché è stata allestita una squadra per fare un campionato diverso dal solito. Non dico un campionato di vertice, ma diverso da quello che ha sempre atto il Cagliari. Spero che arrivi più in alto possibile. Adesso si parla molto bene per quello che sta facendo, però l’obiettivo primario di questa squadra resta la salvezza, poi però se c’è da fare qualcosa in più è giusto provarci e quest’anno esiste questa possibilità”.

Come ha visto la Fiorentina in queste prime undici giornate?

È una squadra che esprime un buon calcio. L’arma in più di questa squadra credo sia stata spostare Chiesa in attacco con Ribery. La società è stata molto intelligente a credere in un profilo come quello di Ribery, non solo a livello di nome ma anche a livello tecnico perché è un signor giocatore: sta dimostrando che non è finito e che ha ancora tanto da dare. La Fiorentina è una società che mi piace moltissimo, Castrovilli mi ha davvero sorpreso perché ha grandissima qualità e non mi stupirei se fra qualche partita venisse convocato in Nazionale”.

Cosa ne pensa dell’attacco viola e della possibilità di inserire una punta?

La Fiorentina gioca un gran calcio, ma a volte non raccoglie quanto produce. Con i soli Chiesa e Ribery è un po’ limitata. Vlahovic a me piace moltissimo, ho avuto modo di vederlo con la Primavera ed p un giocatore di grande prospettiva: bravo, forte e con grandi margini di miglioramento. Un giocatore che si è già adattato al campionato italiano, nonostante arrivi dal campionato Primavera non è la prima volta che gioca in Prima Squadra. Credo sia più pronto di Pedro in questo momento. Poi magari verrò smentito, ma questo lo deve vedere l’allenatore”.

Cosa ne pensa del suo connazionale Pedro?

Avevo sentito parlare bene di lui, ma è chiaro che si debba adattare al campionato italiano. Ci sono tanti esempi di giocatori brasiliani che non hanno avuto molta fortuna in Italia, ma penso che la Fiorentina sia una buona squadra per emergere: con una società, un ambiente e una tifoseria che permettono di esprimersi al meglio. Montella sta facendo bene ad aspettarlo e a capire quando sarà il momento giusto per inserirlo. Vedendo qualche scorcio di partita di Pedro, credo che anche lui abbia margini di miglioramento, ma deve capire bene il calcio italiano. Il suo inserimento deve avvenire in maniera graduale perché arriva da un campionato diverso, doveva recuperare da un infortunio e si deve abituare anche dal punto di vista fisico. Montella avendo altre opzioni, secondo me fa bene a dargli il tempo di potersi ambientare. Bisogna solo aspettare”.

Domenica sarà anche la partita di Simeone…

Un giocatore che se messo nelle condizioni di poter far bene può dimostrare il suo valore. Ha grande qualità e grande forza, ed è andato a giocare in un ambiente nel quale sono convinto che crescerà. Cagliari dà serenità e tranquillità. È un giocatore che farà parlare ancora molto bene di sé. Domenica per lui sarà una partita emozionante. Credo che vorrà prendersi una rivincita, ci sta questo nella testa di un giocatore”.

Nella Fiorentina c’è Castrovilli, mentre nel Cagliari qual è il giocatore che l’ha sorpresa?

Nel Cagliari mi hanno stupito un po’ tutti. Ci si aspettava molto da Nandez, c’era molta curiosità per vederlo all’opera. Personalmente mi ha stupito molto Olsen, che a Roma non aveva fatto benissimo e che magari qualcuno aveva sbagliato a giudicarlo in maniera un po’ troppo affrettata”.

Tra l’altro, della campagna acquisti operata da Monchi in molti in questa stagione si stanno riscattando…

“È vero, e credo che Monchi li starà guardando con grande interesse. Probabilmente c’era bisogno di tempo. Lo scorso anno a Roma andava tutto male, ma oggi si vede che questi giocatori hanno qualità e l’importante resta sempre credere in quello che fai. Pastore non è un giocatore scarso, Zaniolo si sta confermando e anche Kluivert sta facendo bene. Magari può avere inciso anche il cambio di allenatore, con Fonseca che ha apportato qualcosa nella testa di questi giocatori. Nel calcio certi periodi vanno bene e altri male, ma bisogna avere pazienza e molte volte in Italia questa viene a mancare”.

 

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