Il patron della Fiorentina e il legame con la Nazionale. Due giovani talenti violazzurri decidono la prima di campionato
La vittoria di ieri sul Torino ha forti tinte di violazzurro. Il gol vittoria costruito da Chiesa e Castrovilli, la bella prova di Biraghi, l’impatto positivo di Bonaventura. E anche la prestazione attenta e ‘tosta’ di Ceccherini, oltre ai ‘frizzanti’ minuti finali di Cutrone e all’ingresso di Venuti.
AZZURRO. E Commisso, si sa, ha un debole speciale per la Nazionale Italiana. Un legame forte con il suo Paese d’origine, dove ha deciso di tornare per riportare la Fiorentina ad alti livelli. E proprio nella sua Fiorentina, appunto, vorrebbe sempre più un tocco d’azzurro per i suoi protagonisti. Lo ha sempre ribadito, la volontà di Rocco è quella di creare uno zoccolo duro di giocatori italiani che possano rappresentare Firenze in Nazionale. Per questo nel successo di ieri, oltre che per tre punti che fanno ripartire i viola con il piede giusto, il presidente gigliato ha potuto trovare un motivo in più per esultare.
DUE TALENTI. Così come aveva applaudito in toni entusiastici le belle prove di Chiesa con l’Italia di Mancini, ma anche la convocazione di Castrovilli a suo tempo, ieri ha potuto vedere da vicino proprio le giocate dei due pupilli. Uno, con la 10 viola sulle spalle, saldamente incedibile. L’altro, in virtù anche di una promessa di un anno fa, libero di decidere (fino ad un certo punto) il proprio destino. Anche se, qualora restasse, rappresenterebbe un bel valore aggiunto per la Fiorentina.
GOL VITTORIA. Nell’anno che porterà all’Europeo, gli azzurri viola si sono subito messi in mostra. Sia Chiesa che Castrovilli avevano iniziato la partita di ieri discretamente imballati. Federico nel primo tempo ha giocato molto arretrato e ha sbagliato diversi passaggi, mentre Gaetano non riusciva a combinare con Ribery e gli altri. Ma al momento decisivo, hanno costruito in tandem il gol vittoria. Accelerazione bruciante del 25, inserimento con i tempi giusti del 10. Un gol ‘made in viola’.
RIENTRO SUPER. Tra i migliori, ieri sera, anche Biraghi. Uno che, pur giudicando solo i primi 92′ del suo campionato, pare rientrato con ben altre qualità dall’annata all’Inter. Un ritorno accolto con scetticismo dai tifosi, ma bagnato da una prova fatta di corsa e qualità nei cross e negli inserimenti. Ricordate il terzino ‘che centra sempre il difensore’? Beh, ieri sembrava un lontano parente. Tanto che aveva anche trovato il gol ad inizio ripresa, annullato per fuorigioco. Nell’anno che appunto porterà all’Europeo, Iachini ha voluto puntare con forza su un giocatore che si giocherà fino alla fine il posto con Spinazzola. Le motivazioni, certo, non mancheranno.
JACK E GLI ALTRI. Così come per Bonaventura. Ieri il suo esordio in maglia viola. La condizione non può essere delle migliori, visti i pochi allenamenti nelle gambe. Ma la sua qualità si è già intravista, negli inserimenti e non solo. Un giocatore che farà un gran comodo. Poi Cutrone: pochi minuti ma grande brio. Vivacità e due conclusioni verso la porta. “La Nazionale è un sogno, voglio mettere in difficoltà Mancini”, disse qualche tempo fa. Di strada (e di gol) ce n’è da fare, lui che con l’ombra di un altro possibile attaccante in arrivo fino al 5 ottobre non sarà sicuro di restare in viola. Ma il piglio è quello giusto. Così come quello di Ceccherini, chiamato in causa per sostituire per capitan Pezzella e autore di una prova positiva. Un paio di sbavature, sì, ma anche interventi decisi al momento del bisogno. Nel gruppo viola, in fondo, ci può stare e come. Un po’ come Venuti, altro cresciuto a Firenze che ha dato il suo contributo nei minuti finali. Per tre punti dalla forte tinta violazzurra.
Di
Marco Pecorini