
Domani la prima gara in Conference League della formazione viola guidata da mister Italiano che va verso una rivoluzione della squadra
E se stavolta fossero undici i cambi di Vincenzo Italiano che domani affronta l’Rfs Riga rispetto alla Fiorentina vista contro la Juventus? Possibile. Ad ogni modo saranno tanti. Ma non per la voglia di stupire o di andare controcorrente del tecnico viola. Bensì più che mai per la scelta necessaria di coniugare le assenze forzate con la doppia esigenza di tutelare chi finora ha giocato di più. Schierando ovviamente una formazione competitiva. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
Perché la Fiorentina non intende affatto snobbare l’avversario lettone, anzi
Vuole debuttare nella fase a gironi di Conference League con una vittoria che metta subito in chiaro le cose anche in vista della successiva trasferta a Istanbul. La rotazione inizia in porta. Dove ci si aspetta di ritrovare Gollini dopo che la conferma di Terracciano tra Udinese e Juve ha interrotto l’alternanza fin lì perfetta tra i due. Fuori Milenkovic per infortunio e Igor per squalifica (aggregato Krastev dalla Primavera di Aquilani), al centro della difesa giocheranno Quarta e Ranieri all’esordio. Questo se Venuti troverà spazio a destra e non adattato nel mezzo. Mentre a sinistra Terzic farà rifiatare Biraghi.
Veniamo al centrocampo, ancora privo di Duncan che continua il programma di recupero. Amrabat lascia posto e compiti da regista a Mandragora, affiancato da Bonaventura e Zurkowski (prima da titolare per il polacco). Infine, l’attacco. Sicuro Cabral uomo di Conference (quattordici gol in quattordici partite tra Basilea e Fiorentina). Poi non rischiando Gonzalez, Italiano potrebbe puntare su Ikoné e Saponara sugli esterni.

Di
Redazione LaViola.it