La finale di Praga è una grande occasione anche per il tecnico che in carriera ha sempre vinto nella sua scalata verso l’alto. Ora gli manca un trofeo
Di finali ne ha vinte tante, a tutti i livelli. Ma c’è da scommettere che quella che si troverà ad affrontare domani sera avrà tutto un sapore diverso. Vincenzo Italiano non sta più nella pelle. Intanto ha mandato in archivio un campionato sotto molti punti di vista pieno di soddisfazioni. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
Adesso punta all’ennesimo record della sua giovane carriera. Infatti, ad oggi, l’allenatore della Fiorentina si è guadagnato l’appellativo di miglior emergente in panchina dopo i trionfi in sequenza, dalla D alla A. Aon Arzignano, Trapani e Spezia. Tutte vincitrici dei rispettivi playoff al primo anno col mister di Karlsruhe alla guida. La coppa in palio tra poco più di 24 ore a Praga contro il West Ham ha assunto per il suo curriculum tutt’altra aurea attorno a sé.
CHE REGALO
E questo per almeno tre motivi: perché Italiano, dopo i ripetuti successi nelle categorie inferiori, potrebbe sollevare il primo trofeo da tecnico. E per di più il battesimo sarebbe a livello internazionale. Inoltre perché un trionfo all’Eden Arena potrebbe consentire di spezzare un digiuno da vittorie che a Firenze dura da 22 anni. Addirittura 62 se si amplia il discorso a livello europeo.
E soprattutto perché l’ipotetico successo in Repubblica Ceca potrebbe trasformarsi nel modo più travolgente possibile per festeggiare il quarto anniversario dall’acquisto della Fiorentina da parte di Rocco Commisso. Che ricade proprio oggi.
Di
Redazione LaViola.it