Tanti i meriti di Vincenzo Italiano in questo percorso che sta portando avanti la sua Fiorentina. Non solo tattici, ma anche psicologici
Si sofferma su Vincenzo Italiano La Nazione. Il tecnico viola è passato dall’essere un allenatore emergente ad uno che adesso si gioca il primo trofeo della carriera. E c’è molto del suo lavoro nella crescita di questa Fiorentina.
Ci sono i suoi peccati di rigidità (tattica) accumulati e pagati a inizio stagione. C’è poi quell’evoluzione, quella maturazione e qual cambiamento che Italiano è stato bravo a decidere di indossare, per rimettere in riga un’annata che poteva essere un insuccesso e che invece sta diventando una storia bellissima.
TATTICA E PSICOLOGIA. Italiano è stato bravo e attento a lavorare sulla tattica a capire che con certi uomini qualcosa dovevi rivedere, passando dal 4-3-3 al 4-2-3-1, gestendo il gruppo con un importante lavoro anche psicologico: scelte forti ma motivatissime come quella di promuovere Cabral a titolo definitivo, rimettere Amrabat dove Amrabat deve stare, sfruttare Barak, Bonaventura e Castrovilli in un’alternanza di posizioni e di impiego che solo un allenatore con grande esperienza sa fare. Allenatore e psicologo, ecco dove Italiano sembra aver compiuto il salto in avanti che gli era stato chiesto il giorno in cui era passato dallo Spezia alla Fiorentina.
Di
Redazione LaViola.it