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Editoriali

Italiano studia l’assalto al Milan. Periodo cruciale, diversi fronti aperti che portano al mercato

Il Milan all’orizzonte con diversi dubbi da rivolvere, ma anche con una grande occasione. Un mese e mezzo decisivo prima di arrivare al mercato

Guardando più in là di qualche giorno, Vincenzo Italiano un po’ di grattacapi li ha già. D’accordo il secondo e ultimo giorno libero di oggi, ma il tecnico sta già pensando a come dare l’assalto al Milan, che in palio mette il suo terzo posto in campionato. La Fiorentina sa di avere una chance importante con Pioli orfano di Leao e Giroud. Difficile possa ricapitare un’occasione simile, però pure Italiano – come dicevamo – ha i suoi problemi da risolvere. Noti quelli della difesa: in Nazionale Biraghi, Quarta, Mina e Comuzzo. Da capire se domani potrà riprendere gli allenamenti in gruppo Kayode. Un po’ di dubbi ci sono: la certezza è Milenkovic, che oggi rientrerà dopo la festa della Serbia che, per la prima volta nella sua storia, ha conquistato il pass per la fase finale dell’Europeo. Accanto a lui possibile che sia chiesto un sacrificio a Quarta. Non dovrebbe giocare con l’Argentina, resta comunque un lungo viaggio sulle spalle. Vedremo. Dubbi, legati a Kayode, anche sugli esterni. E poi il vero punto interrogativo. Gonzalez in campo dal 1′ si o no? Stavolta è una corsa contro il tempo, i sudamericani avranno a disposizione solo la rifinitura di venerdì. Niente a che vedere con l’ultima volta, quando il match con l’Empoli post sosta fu calendarizzato di lunedì sera, con quarantotto ore in più a disposizione degli argentini per recuperare. Poi la partita andò male, ma questa è una storia diversa.

L’obiettivo è far andare in modo opposto quella contro il Milan. Dalla parte dei viola c’è anche un incombente sfida dei rossoneri contro il Borussia Dortmund che è attesa un po’ come la partita dell’anno per andare avanti in Champions League. Insomma, qualcosa da sfruttare c’è. Anche perché cominciare al meglio questo quarto troncone di stagione vorrebbe dire molto. Una fase delicata sul triplo fronte. Dal Milan all’Udinese (14 gennaio) la Fiorentina disputerà 11 partite in 51 giorni. Non sono previste pause, nemmeno a Natale. Ci sono otto partite di campionato, due decisive (o almeno la prima contro il Genk) di Conference League e una contro il Parma in Coppa Italia. In ballo c’è tanto. Obiettivi chiari: passare il girone europeo da primi per evitarsi i PlayOff di febbraio, superare il turno in Coppa Italia e rimanere in quella zona di classifica in campionato. Questo prima di cominciare la missione Supercoppa (il 21 gennaio la Semifinale contro il Napoli in Arabia Saudita).

Anche perché quelli saranno giorni caldissimi dal punto di vista del mercato. L’impressione generale è che, almeno numericamente, ci si debba aspettare poche operazioni, ma se gli obiettivi del prossimo mese e mezzo saranno tutti centrati, Commisso e la dirigenza daranno una mano al gruppo con un paio di innesti. Circolano nomi di difensori centrali e di esterni offensivi. I ruoli indicati sono quelli. Per il terzino destro molto dipenderà da quelle che saranno le condizioni di Dodo a inizio anno.

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