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Italiano: “Squadra maturata, eravamo stanchi e non volevamo rischiare infortuni. Da Verona la svolta”
Parla il tecnico viola dopo la vittoria con il Lecce: “Jovic non stava in piedi, febbre anche per Castrovilli. Dodo un valore aggiunto”
Parla così mister Italiano dopo la vittoria del Franchi contro il Lecce: “Una prestazione diversa perché arriviamo da un periodo in cui eravamo davvero stanchi, soprattutto chi aveva giocato tanti minuti in Turchia. Le scelte di oggi sono state in funzione di questo, diversi non avevano recuperato. Non volevamo andare incontro a infortuni, con il rischio di perdere giocatori per tanto tempo. Non siamo stati arrembanti come altre volte, ma la vittoria è stata legittimata con quelle 3-4 ripartenze alla fine in cui dovevamo segnare il secondo gol. Il Lecce ha preparato la sfida in una settimana, noi in un giorno. Ci prendiamo questa vittoria, vedo una squadra maturata sotto tanti punti di vista. Giusto ora riposare, diversa dalla sosta per il Mondiale che ci aveva fermato, ma questa sosta ci servirà per recuperare anche qualcuno a livello fisico. E ci prepareremo per la ripresa”.
SOSTA. “Dobbiamo intanto riposare e poi continuare con questa mentalità, tutti coinvolti per proseguire in tre competizioni che ci vedono protagonisti. Ad aprile avremo 9 partite in 25 giorni, tutti devono essere pronti perché può accadere di tutto. Vedo un certo tipo di voglia di non subire più certi episodi, dare più concretezza davanti. E poi lo spirito tra i ragazzi, tutti rincorrono, tutti si battono per non subire gol. Nelle ultime gare abbiamo concesso e subito pochissimo. Uno spirito che dobbiamo avere anche alla ripresa, come succede nel Napoli, stanno centrando un traguardo importantissimo. Noi siamo in corsa su tre fronti, tutti devono continuare a spingere il più forte possibile”.
STRISCIA DI VITTORIE. “La partita di Verona ci ha dato la fiducia che mancava, siamo riusciti a fare 3 gol non subendone, abbiamo vinto una partita delicata. Da lì è cambiato qualcosa nella testa dei ragazzi, abbiamo capito che dovevamo metterci più attenzione e non dare niente per scontato. Abbiamo già giocato 41 partite, ne abbiamo altre 16 da giocare. Dobbiamo tutti remare dalla stessa parte, coinvolti e partecipi. Solo così possiamo arrivare fino in fondo”.
KOUAME CENTRAVANTI. “Avevamo 4-5 ragazzi che non hanno recuperato e non potevamo essere della partita. Confermo che sarebbe stato una forzatura mandarli in campo. Jovic e Castrovilli stamani con la febbre, Castro stava un po’ meglio ed è voluto venire in panchina, Jovic non stava neanche in piedi. Con Cabral che non lo rischiamo per evitare infortuni, Kouame sa stare lì e ci poteva dare profondità e caratteristiche diverse. Baschirotto e Umtiti sono forti fisicamente, abbiamo tirato il collo con qualche palla verticale. Ognuno ha le sue caratteristiche, devi sfruttarle. Poi uno come Kouame che lo metti centrale, destra, sinistra, l’impegno è sempre massimale. Su di lui non si sbaglia mai”.
DODO: “Finalmente è riuscito a ‘scavallare’ sotto l’aspetto fisico, il problema era quello. Otto mesi di inattività, un campionato diverso, l’infortunio al polpaccio che lo ha rallentato tantissimo. Ora sta iniziando ad avere una grande intesa con i compagni, sta bene fisicamente, lo vedo sorridente. È un valore aggiunto insieme ad altri che stanno crescendo. Mi auguro di vederlo in queste condizioni da qui alla fine”.
DIFESA. “E’ un fattore che ci lascia contenti, non si tratta solo del portiere o dei quattro difensori. È un aspetto del collettivo, che riesce a trovare le forze per ripiegare velocemente, andare sotto la linea della palla, chiudere le linee di passaggio. Lo facevamo anche prima, ma con meno attenzione o meno concentrazione. Subivamo gol evitabili, non mettevamo una pezza dove potevamo. Ora arriviamo sempre a mettere il corpo tra palla e porta, stiamo crescendo in mentalità, questo sta dando risultati e soddisfazioni. Non dobbiamo mollare. Essere a questo punto dentro a tutte e tre le competizioni in maniera decisiva è un grande orgoglio, deve spingere a non lasciare niente al caso”.