Squadra ottima nella prima frazione grazie alle sue scelte, poi però ritarda i cambi. Palladino invece rivoluziona il Monza e riesce a pareggiare
La Fiorentina perde la prima chance di sfruttare le due gare di seguito in casa (alla prossima c’è il Sassuolo) per riportarsi in alto in classifica. Vincenzo Italiano ha sorpreso con la formazione. Fuori metà titolari: Milenkovic, Amrabat, Bonaventura, Kouamè e Jovic. Ma dallo stupore si è passati ai complimenti perché la squadra girava a meraviglia. Ha messo sotto il Monza per tutto il primo round con trame veloci ed efficaci. Il capolavoro di Cabral, lanciato da Quarta, è stato la naturale conseguenza della netta superiorità. Prima, Biraghi aveva centrato il palo interno direttamente su corner. La colpa viola, al solito, è stata non chiudere la partita, con il brasiliano in gran spolvero e un Ikonè che saltava sempre l’uomo ma all’ultimo momento sbagliava il passaggio o la conclusione. Così ha lasciato il tempo a Palladino di correggersi e vincere la sfida delle panchine. Così scrive La Gazzetta dello Sport.
MEGLIO PALLADINO. Nell’intervallo Palladino ha cambiato uno spento Caprari per Birindelli e aggiunto Petagna a fianco di Mota Carvalho al posto di Colpani, cambiando il sistema in una sorta di 3-5-2, con Ciurria accentrato e spesso nella posizione di trequartista. L’inerzia della sfida è cambiata: il Monza è diventato più solido, in grado di coprire le fasce, liberare Carlos Augusto per le ripartenze e avere più peso in attacco. Il pareggio è arrivato al quarto d’ora proprio grazie al brasiliano, appunto, che al volo sfruttava l’assist di Ciurria. La Viola ha reagito con rabbia, Italiano ha speso tutti i “big”, da Amrabat a Kouamé e nel finale arrembante anche Bonaventura e Jovic. Quarta ha sfiorato due volte il gol di testa, negati da Di Gregorio, ma anche Terracciano ha salvato il risultato su Mota Carvalho. Alla fine il pari è giusto. Palladino, si diceva, è stato più pronto ed efficace coi cambi. Il Monza stava meglio fisicamente della Fiorentina e Italiano ha ritardato le sostituzioni. Per dire, il baby Bianco dopo un ottimo primo round aveva speso tutto e in occasione del pari si è perso l’uomo. Il tecnico lo ha sostituito con Amrabat poco dopo. Avremmo fatto entrare prima anche Kouamé per Saponara, che aveva dato tutto. Il polso della situazione ce l’ha il tecnico e se aveva scelto quella formazione sarà stato per la forma dei singoli. Si può consolare con un Cabral forse ritrovato e un Castrovilli tornato in campo dopo una vita. Ma il punto diviso rende di sicuro più felice il Monza.
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Redazione LaViola.it