Rassegna Stampa

Italiano si gode il gruppo sano e motivato: l’obiettivo è riaccendere Jovic

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Il tecnico dei viola soddisfatto dopo la prima amichevole della squadra in Val di Fassa

Vincenzo Italiano può sorridere. La prima uscita stagionale dei viola regala subito 7 gol e l’allenatore elogia prima di tutto la concretezza di Jovic: «Luka è un calciatore di grandissimo livello, va riattivato perché da tempo non era coinvolto a pieno regime. Va tirato fuori il fuoco che ha dentro. Può darci tanto e quando sarà al top fisicamente, ci darà una grande mano. Ancora è un po’ indietro da questo punto di vista. In generale cercheremo di fare più giocate ed essere più bravi negli ultimi metri, vale anche per i centrocampisti e gli esterni». Riporta il Corriere dello Sport-Stadio.

PRONTI

L’allenatore si sofferma pure sul mercato e pensa già all’esordio in Conference: «Abbiamo acquistato giocatori abituati a lavorare, in campo andrà chi è più veloce e sveglio. Certo, avere coppie di qualità in tutti i reparti alza l’intensità dell’allenamento. Vogliamo superare il preliminare europeo e servono giocatori forti in tutti i ruoli. Abbiamo acquistato finora tre uomini di alto livello (Gollini, Mandragora, Jovic, ndr). Ballottaggio Jovic-Cabral? Hanno caratteristiche diverse, ma devono giocare per la squadra, attaccare la profondità, legare il gioco, essere incisivi sottoporta. Andrà in campo chi darà garanzie durante l’allenamento che per me è sacro».

BUON INIZIO

Importanti per il tecnico anche le indicazioni che sono arrivate dalle prime sedute: «Sono rimasto ben impressionato da questo inizio di ritiro, il vantaggio di conoscerci già lo dobbiamo sfruttare». E anche le gerarchie iniziano dalla passata stagione come spiega Italiano: «Amrabat è in vantaggio su Mandragora perché sa tutto, è stato con noi lo scorso anno ed è cresciuto in maniera incredibile, ha capito le mie richieste, sa giocare corto e lungo. Mandragora ha qualità, sa battere bene le palle inattive, ha fisicità, è sveglio, serio. I due si giocheranno il posto da play, fermo restando che abbiamo tanti impegni e non voglio sovraccaricare nessuno. Fra i pali? È normale che i portieri che già avevamo (Terracciano, ndr) abbiano più conoscenze di Gollini, che però ha voluto la Fiorentina fortemente ed è molto determinato. È un grande innesto».

Infine un accenno al suo rinnovo e al mercato

«Per me è un orgoglio enorme essere per il secondo anno l’allenatore di questa gloriosa maglia. Voglio dimostrare ancora il mio valore. È sempre difficile lavorare in una piazza esigente come questa, dunque sono felice di aver fatto subito bene. Riparte un altro anno, azzeriamo tutto e cerchiamo di essere più bravi dello scorso. Vedremo dove questa squadra potrà ancora migliorare, magari con qualche innesto funzionale. Al momento siamo questi, siamo però vigili e se dovesse esserci l’opportunità di inserire qualcuno, penso che alla fine si farà».

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