Italiano si agita in panchina, viola irriconoscibili. E il cambio di Kouame…

L’allenatore si sbraccia e urla, ma i suoi non rispondono. La Fiorentina resta in una situazione triste di classifica. Altro che ambizioni ed entusiasmo…

Doveva essere la gara delle risposte, ma per Italiano non può esserci alcuna soddisfazione, dopo il pari ottenuto sul campo del Lecce. Italiano in panchina si agita, si toglie il gilet, si sbraccia e urla. Ma la sua squadra non risponde. Il tecnico toglie Kouame, ancora decisivo, a una decina di minuti dal termine per fare entrare Ikonè: forse l’ivoriano era stanco ma in campo era anche l’unico che dava la sensazione di poter strappare e di poter decidere la gara. Così scrive La Repubblica.

IRRICONOSCIBILI. Il pareggio farà comodo al Lecce ma non sposta niente alla Fiorentina. Incapace di vincere, di dare continuità ai successi in Conference, azzoppata dai suoi limiti, intristita da un gioco che doveva essere e che invece non è. Che fine ha fatto l’entusiasmo della prima Fiorentina di Italiano? Quella che giocava, che si divertiva, che ci provava? Il tecnico non sta nella pelle, a un certo punto si mette a sedere su una panchina più piccola adiacente a quella dove sono seduti tutti i suoi giocatori per parlare con alcuni collaboratori. Forse incredulo anche lui di come i viola siano irriconoscibili. Una brutta copia di quella Fiorentina che sapeva sorprendere e incantare.

LIMITI. Il pareggio certifica la parte medio bassa della classifica della Fiorentina e ne mette in evidenza tutti i suoi limiti. Oltre gli infortuni, oltre gli indisponibili, c’è molto di più. Anzi, di meno. Rispetto a quelle che erano le ambizioni. Non è soltanto questione di poca concretezza, di poca lucidità sotto porta. La crisi è generale e tutti hanno le proprie responsabilità.