Sembra di essere di fronte ad un’altra svolta tattica per mister Italiano da quando è arrivato sulla panchina della Fiorentina
La sensazione è che Vincenzo Italiano sarà chiamato presto a estrarre un altro coniglio bianco dal cilindro per dare nuova linfa a un’idea di calcio – la sua – che sembra sempre più avvitata su se stessa. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
Del resto non è passata stagione, da quando è arrivato a Firenze, in cui il tecnico non sia riuscito a inventarsi qualcosa di nuovo per smentire chi sostiene che la Fiorentina sia una squadra fin troppo prevedibile. In principio – nel 2022 – il prescelto fu Torreira, alzato sulla trequarti con licenza di colpire dopo la cessione di Vlahovic e la conseguente inoffensività di Piatek e Cabral.
Lo scorso anno invece a essere messo sotto torchio era stato il modulo, passato dal 4-3-3 al 4-2-3-1, mentre nel corso di questa stagione sono stati già due gli stratagemmi che il tecnico ha escogitato e che gli hanno permesso di fare spesso un coup de théâtre: la nuova posizione di Gonzalez (molto più di un esterno) e gli inserimenti di Martinez Quarta.
CHI SI ADATTA?
Ili tanto possesso palla sviluppato dalla Fiorentina porta la manovra viola a svilupparsi soprattutto in orizzontale. Si spiegano anche così i 43 cross effettuati nella sfida con la Juventus che non hanno avuto esito. E le palesi difficoltà riscontrate da Beltran e Nzola, punte abili ad attaccare non tanto in ampiezza quanto in profondità.
La domanda a questo punto sorge spontanea: saranno i due centravanti (costati quasi 40 milioni alla Fiorentina) a doversi adattare al gioco di Italiano e a ridurre quanto più possibile una manovra sterile che tende ad affollare l’area di rigore oppure spetterà al tecnico – anche stavolta – escogitare nuove soluzioni che riescano a esaltare le caratteristiche delle punte? Il tempo delle decisioni ormai stringe.
Di
Redazione LaViola.it