Le parole del tecnico viola dopo il 2-0 al Franchi contro il Rapid Vienna: “Volevamo entrare in questi gironi, sarebbe stato un peccato enorme uscire”
Queste le parole di mister Vincenzo Italiano in conferenza stampa dopo il 2-0 contro il Rapid Vienna: “Twente e Rapid Vienna sono due avversari tosti, in entrambi i sorteggi potevamo trovare qualcosa di meno difficile. Vuol dire che dovevamo essere messi alla prova anche quest’anno. Arrivava qui con un vantaggio, con l’atteggiamento relativo. Siamo stati bravi ad aggredirli, a creare tante palle gol. Si stava complicando, primo tempo 0-0 quando speravamo di sbloccarla. Ma abbiamo fatto un secondo tempo straordinario, volevamo entrare in questi gironi. Vogliamo crescere, sarebbe stato sennò un peccato enorme. Sentire i ragazzi che questa non doveva essere l’ultima gara in Europa per noi, già lì ero molto fiducioso”.
LITE CON UN TIFOSO. “Non so neanche cosa rispondere. Ho assistito a un secondo tempo a Vienna dove non abbiamo mai permesso agli avversari di superare la metà campo, ho visto grande incitamento per i loro giocatori. Oggi abbiamo iniziato con qualche tifoso che invece è totalmente l’opposto, e non capisco il motivo. Il perché. Non capisco questo atteggiamento, a me dà fastidio. Già dobbiamo lottare contro i nostri avversari, in più ci si mette qualche nostro tifoso. Se questo è l’atteggiamento per sentirsi tutti uniti… Poi ognuno fa quel che vuole. Io sono pagato per lavorare, andare in campo ed essere sempre concentrato. Andiamo avanti”.
DEDICA. “Personalmente in partite come queste, che contano tantissimo e dove puoi perdere la possibilità di giocare in Europa, uno vuole attaccamento, sostegno. La posta in palio è altissima. La dedico con tutto il cuore alla mia famiglia, che mi sostiene e sa quanto sacrificio metto per cercare di ottenere risultati”.
AMRABAT E KOKORIN. “Non sono io che devo rispondere su Sofy. E mi fermo qui. Su Kokorin devo dire che è tornato un Kokorin diverso, siccome in questi due anni avete visto non si può non premiare chi va forte, chi si impegna, chi dà l’anima e merita una chance. Non so cosa accadrà domani, ma Italiano quando vede impegno e sudore durante gli allenamenti dà chance a tutti. Kokorin si è meritato questi 10-15 minuti perché si è comportato da professionista serio”.
MIGLIORARE. “Quando parlo di migliorare i numeri, gol fatti, subiti, vittorie e sconfitte, vuol dire che puoi raggiungere risultati importanti. Lavorare sulle prestazioni, su un calcio che ci faccia arrivare alla vittoria. Ora ci preme mettere in condizione chi non ha fatto la preparazione o è in ritardo di condizione. Ma poi sono convinto che abbiamo aggiunto qualità”.
I GOL DI NICO E PORTA INVIOLATA. “I due accanto alla punta centrale sono attaccanti. Nel momento in cui fa gol Gonzalez, vuol dire che ha segnato un attaccante. Ci servono anche dagli altri, ma lui è una freccia negli ultimi metri e si sta confermando. Lo vedo davvero coinvolto, si prende responsabilità, mi sta piacendo tantissimo. Ora devono iniziare a segnare anche gli altri. In campionato abbiamo 6 gol fatti, con 5 marcatori diversi. Dobbiamo accompagnare con tanti uomini, e poi essere ermetici come oggi, anche con un pizzico di buona sorte. Buttarsi, anche in scivolata, come ha fatto oggi Ranieri. Per evitare gol che pesano per i risultati. Sono contento di questo, l’anno scorso abbiamo chiuso con 8-10 gol in meno rispetto all’anno precedente. Oggi non subire gol è un fattore importante, la fiducia la devono prendere anche difensori e portiere”.
Di
Marco Pecorini