Il tecnico è al termine dell’avventura a Firenze, eppure i numeri parlano di una squadra che ottiene risultati unici
Dovevate vederlo giovedì sera, nella sala stampa del Franchi. Dovevate vedere come si accendevano i suoi occhi, come il sorriso prendeva il sopravvento su ogni risposta. Come riportato dal Corriere dello Sport, Vincenzo Italiano era felice. Al termine di una lunga sofferenza contro il Viktoria Plzen, durata due partite e un pezzo, ha trovato la serenità. Ora sa di aver raggiunto un obiettivo che lo proietta nella storia della Fiorentina. La scorsa stagione ha giocato le finali di Coppa Italia e di Conference League, adesso è in semifinale in tutte e due le competizioni e ha giocato (perdendola) quella della Supercoppa italiana. Nelle coppe, nostre ed europee, mai i viola erano arrivati così in alto per due annate di fi la. Nel 2014-15, la Viola (allora di Vincenzo Montella) venne eliminata in due semifinali, ma né l’anno precedente né il successivo furono raggiunti risultati simili. Semmai il ricordo torna ancora al 1960-’61, quando la Fiorentina vinse sia la Coppa delle Coppe che la Coppa Italia: uguagliare quella doppietta era il sogno un anno fa e lo è anche adesso. Ad oggi, Italiano e i suoi ragazzi sono arrivati in cinque semifinali in due stagioni: già questo è un risultato eccezionale. Possono fare meglio, possono arrivare nuovamente all’ultimo atto in entrambe le competizioni. Con l’Atalanta in Coppa Italia partono dal vantaggio dell’andata (1-0): sarà difficile a Bergamo mercoledì prossimo, ma ora più che mai i viola sono pronti a non mollare. Poi arriverà la doppia sfida con il Bruges, altra gara complicata ma non impossibile. L’autostima che la Fiorentina ha recuperato contro il Viktoria Plzen forse è la benzina necessaria per rimettere in corsa un motore che balbettava.
IL DESTINO. Due stagioni a caccia di un trofeo, eppure il futuro di Italiano appare scritto, lontano da Firenze. Ciclo finito, necessità per tutti (Fiorentina e allenatore) di ripartire con nuovi progetti e nuovi stimoli: sono gli argomenti più gettonati quando si parla del divorzio fra il tecnico e il club di Commisso. Forse pesa anche quel clima di poca fiducia che parte del pubblico fiorentino ostenta nei confronti di Italiano. Di certo, alla fi ne resteranno i numeri. E questi numeri dimostrano la capacità di Italiano di condurre una squadra buona, ma non eccezionale a giocarsi cinque trofei in due stagioni. Di questi tempi, e se non sei fra i top club, non è poco…

Di
Redazione LaViola.it