Cabral sta lavorando per colmare le distanze, il tecnico non cambierà l’impostazione della sua Fiorentina ma sta cercando di inserire al meglio il brasiliano
Molta è la curiosità intorno a Cabral, arrivato a Firenze in compagnia di un promettente numero di gol segnati in Svizzera (65 in 106 partite) ma ancora in fase di rodaggio in viola. Una rete segnata con il Sassuolo e poco altro. Per prenderlo un investimento di 15 milioni subito dopo la partenza di Vlahovic. Due i problemi principali: uno fisico, perché l’intensità di gioco in Italia è moltiplicata rispetto alla Svizzera, l’altro legato a quello che Italiano chiede al centravanti all’interno del 4-3-3, scrive La Nazione.
NON SI CAMBIA. Il sistema di gioco non subirà variazioni, né aggiustamenti, per due motivi: 1) Gli automatismi sono stati memorizzati dall’inizio della stagione e la squadra ha acquisito più maturità e conoscenze per gestire le situazioni di gioco; 2) Con questa impostazione la Fiorentina riesce a costruire molte occasioni da gol, anche se poi lo spreco è superiore all’energia necessaria per arrivare davanti al portiere (ma questo è un altro problema).
INSERIMENTO. La missione ora è quella di inserire Cabral in modo da poter essere decisivo – niente comparsate – dentro e fuori area. Il discorso sarebbe completamente diverso se il giocatore fosse arrivato la scorsa estate: con una cinquantina di allenamenti nelle gambe prima delle partite vere, il rendimento sarebbe stato sicuramente diverso. Il problema ora è che ogni match è decisivo, o quasi, all’interno di un ingorgo che porta verso la qualificazione in Europa e non c’è la possibilità di aspettare.
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Redazione LaViola.it