Ad agosto era un’altra Fiorentina. Quella del 12 marzo iniziava ad essere molto vicina alla squadra attuale
Dopo la seduta di scarico di domenica mattina, ieri la Fiorentina ha cominciato a fare sul serio. Mirino puntato sulla Cremonese, la Semifinale d’andata di mercoledì sera allo ‘Zini’ può rappresentare l’occasione per indirizzare il discorso qualificazione già nei primi novanta minuti, scrive stamani La Nazione.
L’obiettivo è questo, anche per togliere un po’ di peso alla gara di ritorno (27 aprile al Franchi) che è in calendario dopo una fitta serie di partite che coinvolgerà anche la doppia sfida contro il Lech Poznan in Conference League. Vincenzo Italiano la sta preparando nei minimi dettagli, forte anche di quel che è accaduto in campionato lo scorso 12 marzo. La Fiorentina dominò la gara, mancarono solo gli ultimi quindici minuti (per stanchezza), quando Sirigu fu chiamato ad un grande intervento per salvare la porta e non rendere affannosa l’ultima parte di match.
I valori in campo parvero chiari, molto di più della sfida della prima giornata in pieno agosto, quando la Fiorentina faticò a vincere ed alla fine esultò solo grazie all’errore di Radu sul tiro-cross di Mandragora. Oggi quella di Italiano è una squadra totalmente diversa. Maturata nel corso dei mesi. Cresciuta nei singoli e nel collettivo. Abituata adesso a preparare in fretta (e bene) le partite. Solo così è potuta rimanere viva fino ad aprile su tre fronti. Italiano però fa bene a non fidarsi della Cremonese, che in coppa si è dimostrata squadra più solida, capace di eliminare Napoli e Roma in trasferta

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Redazione LaViola.it