Beltran nel primo tempo (uscito per una botta), Nzola nella ripresa. Venticinque tiri dei viola, ma zero gol
Mille e cinquecento tifosi, alcuni giorni fa al Viola Park nel primo allenamento aperto, prima dell’emergenza alluvione, avevano caricato la Fiorentina chiedendo “palle, cuore e cervello per quello che per noi è come un derby”. E la squadra di Vincenzo Italiano contro la Juventus può essere criticata per tutto, ma non certo per impegno e prestazione. È mancato il gol per la terza giornata consecutiva in Serie A, nonostante i 25 tiri verso la porta bianconera. Un dato che può sembrare casuale, non fosse che la sterilità oggi è il vero problema ricorrente in casa viola: nelle quattro sconfitte in campionato (Inter, Empoli, Lazio e Juve), la Fiorentina non ha mai segnato. Così scrive La Gazzetta dello Sport.
CENTRAVANTI A SECCO. Italiano ieri le ha provate un po’ tutte, sia a livello tattico che come rotazioni degli uomini. Il tecnico è partito con le sorprese Barak e Kouamé, poi ha inserito Bonaventura, Ikoné, Sottil, persino il “centralone” Mina da ariete improvvisato ma non c’è stato verso. Anche perché si sta riproponendo la solita, vecchia questione: i centravanti non la buttano dentro. Un gol in Serie A, quello realizzato da M’Bala Nzola nel 3-0 al Cagliari. Ancora a secco, invece, Lucas Beltran. E a dirla tutta, i due manco ci provano. Beltran (uscito all’intervallo dopo aver rimediato una brutta botta alla schiena) e Nzola ieri si sono divisi equamente le porzioni della gara (un tempo ciascuno), ma hanno concluso verso Szczesny appena una volta (girata di testa alta dell’angolano nella ripresa) in due. Troppo poco per la mole di gioco prodotta dai compagni.

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Redazione LaViola.it