O Europa League o niente. Si potrebbe estremizzare così l’attuale contratto tra la Fiorentina e mister Italiano, legato appunto all’Europa
Non solo il futuro della Fiorentina, ma anche quello di Vincenzo Italiano, passano dalla qualificazione europea. Il contratto tra i viola e il tecnico scade fra quattro mesi, il 30 giugno 2024, ma come da accordo potrebbe essere prolungato di un anno in caso del raggiungimento dell’Europa, quella che conta. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
NON BASTA LA CONFERENCE
Il proseguo del matrimonio tra l’ex Spezia e la Fiorentina è legato ai risultati sul campo e alla necessità di fare uno step ulteriore nella crescita del club. Se fino alla stagione scorsa la qualificazione alla Conference era vista come principale obiettivo di squadra adesso, per proseguire insieme, non basterà. La clausola sul rinnovo automatico è a favore del club ma scatterà solo in caso di accesso alle prime due coppe europee, ovvero Champions League o Europa League.
Un dettaglio concordato in estate, quando la dirigenza e Italiano si sono riuniti per discutere la strada da percorrere insieme. Scelta confermata anche negli scorsi mesi dallo stesso Italiano, che nonostante goda della fiducia pressoché totale di Barone e Commisso ha rimandato qualsiasi discorso di rinnovo che prescindesse dai traguardi ottenuti.
Se il ciclo proseguirà sarà per una crescita di risultati sul campo. E quindi, dopo due anni di Conference, l’asticella è settata sull’approdo in Europa League, visto che la rincorsa Champions sembra ad oggi improbabile.
TRE STRADE PER IL RINNOVO
Diventano quindi tre le strade per il prolungamento del contratto: una passa dal campionato e dalla conquista del quinto posto, o del sesto, in caso a fine anno l’Italia risulti avere uno dei due migliori ranking europei (il che significherebbe cinque squadre di Serie A in Champions). Un traguardo comunque complicato visto che la Fiorentina dovrebbe superare almeno due tra Atalanta, Bologna e Roma.
La seconda strada è quella più “rapida” in termini di partite da giocare ed è rappresentata dalla Coppa Italia, anche se per sollevare il trofeo e quindi accedere alla prossima Europa League la Viola dovrà eliminare l’Atalanta in semifinale e battere nella finale di Roma una tra Lazio e Juventus.
E così la terza via, quella della Conference League, appare forse la più semplice. Biraghi e compagni sono già arrivati in fondo alla competizione l’anno scorso; forti di un sorteggio più che abbordabile agli ottavi contro il Maccabi Haifa, con una delle due papabili favorite che verrà eliminata nell’incrocio tra Ajax e Aston Villa, a Italiano e alla Fiorentina basterà “solo” arrivare alla finalissima di Atene e riscrivere un finale diverso rispetto a quello di Praga per continuare insieme almeno un altro anno.
Di
Redazione LaViola.it