L’ivoriano ha regalato tre punti alla Fiorentina in una gara molto importante per il cammino della squadra di Italiano in campionato
L’urlo rabbioso di gioia dopo il fischio finale. Mentre Kouame lo abbraccia come per dirgli ’meno male che ho fatto gol e abbiamo vinto, senno mi massacravi’. Queste le parole non dette tra il comandante Italiano e il suo soldato prediletto. Non ce ne vogliano gli altri. Scrive La Nazione.
Soprattutto Dodo, che con l’allenatore viola – altro lungo abbraccio – ha un rapporto speciale, come del reto con Arthur. Difficile, però, che Italiano non sia in sintonia con i suoi. Come con la curva, verso la quale si è lanciato in una corsa culminata con un pallone calciato verso i tifosi per festeggiare con loro. «Abbiamo avuto un confronto con i ragazzi della Fiesole. Sono straordinari per il supporto che ci danno sempre. Non potevo non andare a salutarli».
Cosa c’era in quel momento sotto la curva? «Ho fatto vedere a Dodo come si rinvia negli ultimi minuti (ride, ndr)». Poi «A parte le battute, a Milano abbiamo commesso tantissimi errori nell’atteggiamento nell’ultima mezzora, dove non siamo stati più noi». Non l’ha proprio digerito Italiano quel ko.
Di
Redazione LaViola.it