La vittoria in rimonta sull’Atalanta ha evidenziato come e quanto possono incidere le seconde linee
Lasciando stare il piano tattico, scrive La Nazione, con l’Atalanta quello mentale ha avuto un impatto importante che se non ha determinato il risultato finale, ha certamente contribuito a realizzarlo. Proviamo a seguire un filo logico, iniziato durante il mercato estivo e che ha dato i primi risultati proprio contro i nerazzurri. C’è stata sicuramente una reazione nervosa e rabbiosa – in senso buono – dopo la debacle di San Siro. Ma a questa volontà di rivalsa si è unita anche una scelta ben precisa di Italiano che ha corretto in corsa la sua squadra, proponendo all’inizio e a gara in corso uomini importanti usciti dalla panchina.
La scelta del tecnico della Fiorentina è sempre stata quella di avere, nei limiti del possibile, doppioni in ogni ruolo, ma non è facile poi tenere tutti motivati e coinvolti, strizzando l’occhio alla necessità di schierare a stretto giro – leggi impegni di coppa – una formazione più competitiva possibile. Così Italiano, dopo l’errore ammesso a San Siro, ha rotto gli indugi e alternato anche (alcuni) degli insostituibili. Quindi Duncan per Arthur, Parisi per Biraghi, rispolverando Quarta, facendo alzare nel secondo tempo Arthur, Kouame e Beltran, che di fatto hanno continuato e completato l’opera iniziata dai compagni.
Italiano ha fatto leva su quelli che non possono essere considerati alternative. Ma titolari a tutti gli effetti, come del resto è Arthur che, in ogni caso, alle sue spalle ha Maxime Lopez, ancora tutto da scoprire almeno da queste parti. Insomma, alla Fiorentina le soluzioni non mancano. Risorse vere per il futuro cammino viola.

Di
Redazione LaViola.it