Rassegna Stampa

Italiano detta la strada per l’Europa: “Servono continuità e voglia di vincere sempre”

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Il tecnico viola non si nasconde e parla di un obiettivo ambizioso e tabù prima dell’inizio di questa stagione

Un altro passo in avanti per continuare a guardare il mondo dall’alto. Vincenzo Italiano resta pragmatico: «L’Europa non è una parola vietata. Ma in questo momento i risultati dicono che non riusciamo ad avere continuità. Bisogna trovarla riprendendo a fare punti in trasferta». Nessun veto nemmeno ai sogni. Come testimoniato dalle parole di due giocatori simbolo di questa squadra, Vlahovic e Gonzalez. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.

Ma ora più che mai serve mettere insieme un successo dietro l’altro: «La vittoria col Milan deve darci forza. Se riuscissimo a trovare continuità faremmo un grandissimo lavoro. Così, potrà venir fuori una Fiorentina capace di aspirare a qualcosa di importante. Dobbiamo avere la mentalità di chi vuole giocare sempre per vincere». E’ questa la ricetta per l’Europa dell’allenatore che ha spazzato via come uno tsunami tutti i pensieri negativi figli delle ultime stagioni.

UMILTA’

L’errore da non commettere è quello di sottovalutare l’avversario: «Serve umiltà, perché l’Empoli sa giocare a calcio. Dovremo andare a metterli in difficoltà. Il gruppo di Andreazzoli, pur essendo neo promosso, propone un bel gioco. Ha una buona classifica e ha battuto concorrenti forti. Dobbiamo rispettarli. L’obiettivo è tornare a fare bene lontano dal Franchi, perché fuori casa ci serve il passo di inizio campionato, quando creavamo più situazioni da gol». Le ultime tre trasferte (contro Venezia, Lazio e Juventus) con altrettante sconfitte, di misura, hanno lasciato il segno. L’ultimo successo esterno è vecchio di oltre due mesi (26 settembre, di rigore, con l’Udinese). C’è da ricominciare a correre. Magari trascinati sempre da quel Vlahovic che fin qui ha messo la firma sul 50% delle marcature dei viola in campionato.

CAPOCANNONIERE

«Mi chiedete se Dusan sia il miglior attaccante della Serie A? È il capocannoniere e non lo si diventa a caso. Per potenzialità può trasformarsi in uno dei più bravi. L’esempio che gli porto sempre è quello di Messi e Cristiano Ronaldo. Hanno vinto tutto, continuano a farlo eppure ogni volta ripartono sempre con la stessa fame. Per diventare un grande campione serve questo atteggiamento».

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