
Le parole del tecnico della Fiorentina dopo il pareggio sul campo del Torino: “Potevamo vincere, create tre palle gol ma…”
Parla così Vincenzo Italiano a DAZN dopo il pari di Torino: “E’ importante parlare della partita, nel secondo tempo potevamo sfruttare di più la superiorità numerica, ma contro questo Torino che ha pensato solo ed esclusivamente a difendere non era facile, stava chiuso dietro con grande struttura e fisicità. Potevamo fare di più, qualcosa abbiamo creato, ma dovevamo portare a casa questa partita. Mancano 11 partite, tutti vogliamo vincere, ottenere risultati, arrivare agli obiettivi. Sapete cosa accade in partite così. Poi al triplice fischio ci si stringe la mano e si va avanti”.
JURIC. “Con Ivan non ci siamo ancora stretti la mano, ma con lo staff si. Finita la partita discorso chiuso e si riparte. Con Cairo io l’ho visto vicino alla telecamera e l’ho salutato. Qualcuno mi teneva, ma non so perché. Io volevo solo salutarlo, ho una stima esagerata. Finita qui”.
DIFFICOLTA’ IN TRASFERTA. “E’ un qualcosa che dobbiamo migliorare. La classifica è bella, ci permette di stare dietro le grandi, non dobbiamo perdere terreno. Diamo continuità, diamo valore alla vittoria con la Lazio. Ma fuori casa è vero, dobbiamo essere più intraprendenti, iniziare con più furore come in casa. Oggi potevamo fare di più, abbiamo mosso piano la palla in superiorità numerica. Ma nonostante tutto abbiamo creato tre azioni da gol, se la sblocchi la vinci. Siamo rammaricati, dovevamo cercare di portarla a casa. Ma mancano 11 partite, dobbiamo cercare di restare attaccati”.
BELTRAN. “Cambio? Temevo un qualcosa di pericoloso con gli ammoniti, per mantenere la superiorità numerica. E poi la fisicità del Torino e dei difensori in questo momento Lucas la soffre. Ma pensiamo alla prossima, mi sta piacendo perché lo stiamo utilizzando da trequarti, da mezzala, seconda punta, punta. Sta maturando, si è sciolto, sono molto contento di come sta crescendo”.
CALENDARIO. “Meno male che siamo abituati, l’anno scorso abbiamo fatto 64 partite. Preparare le gare in 2 giorni è molto complicato, ma siamo abituati. Riusciamo a dare anche questo ‘day off’, domani ci riposeremo e penseremo poi alle prossime gare. I primi tempi mi sono ammalato, abituato a fare martedì-domenica sei davvero in difficoltà. Ora siamo riusciti ad incastrare bene tutta la preparazione alle partite, riusciamo ad essere veloci anche a cambiare strategia, a livello tattico. Siamo abituati, abbiamo trovato la chiave per preparare partite in pochi giorni”.
STESSA FORMAZIONE DOPO 141 PARTITE. “Abbiamo messo sul podio dei tre anni la prestazione con la Lazio e il premio è stata la conferma degli undici di lunedì”.

Di
Redazione LaViola.it