
Il tecnico si toglie qualche sassolino dalla scarpa dopo la partita, poi fa riferimento alla grande spinta della Fiesole
La grinta del dopo gara è di quelle rare. Vincenzo Italiano nella pancia del Franchi è un leone in gabbia. «Sembra che vorrebbe giocare lei giovedì…», gli sussurra qualcuno. Il tecnico sospira e mastica un «magari» che la dice lunga. Combattivo e pugnace, sicuramente anche un po’ infastidito per le critiche ricevute dalla squadra dopo la sconfitta contro il Basilea. Si parte dal momento finale, con la Curva Fiesole che ha chiamato a raccolta la squadra per caricarla. Italiano è un fiume in piena. «Noi andiamo in campo per dare soddisfazione ai nostri tifosi, anche se una parte della città non l’ha capito e questo mi dispiace. Questa curva mi rimarrà impressa nel cuore finché starò nel mondo del calcio. È una curva ti fa vincere le partite. Stringersi davanti alla curva vuol dire che andremo a Basilea a dare tutto, per rendere ogni singolo tifoso orgoglioso della nostra squadra». Così scrive La Nazione.
I SASSOLINI. Anche Tuttosport si sofferma sulle parole di Italiano. I tifosi della Fiesole a fine partita hanno chiamato tutti i giocatori sotto la curva per dedicare loro cori di incitamento. Un grande abbraccio collettivo. «Questa curva mi resterà nel cuore finché starò nel mondo del calcio, ci è sempre stata vicina, qualcun altro invece meno – dice un po’ piccato Italiano – E’ una mia sensazione e non ho nulla da spiegare, ognuno può fare quel che vuole. Di sicuro io e miei ragazzi stringendoci l’uno all’altro sotto la Fiesole abbiamo voluto ribadire a quei tifosi che a Basilea daremo l’anima per renderli orgogliosi».
CASO CHIUSO. Italiano ha scelto Kouame anziché Jovic protagonista in questi giorni di una polemica social insieme al connazionale Terzic, pure lui escluso inizialmente (entrerà nel secondo tempo per Biraghi). «Caso chiuso – taglia corto il tecnico – Quando si presentano a chiederti scusa, mortificati per quanto accaduto, non puoi che perdonarli. Sanno che hanno mancato di rispetto a me, ai compagni e alla società ma si sono pentiti, qualche comportamento ad alcuni scappa perché è difficile tenere tutti dentro il gregge. Ma mai come in questo momento cruciale della stagione dobbiamo stare tutti uniti».

Di
Redazione LaViola.it