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Italiano, dai cambi criticati ai cambi decisivi. E i subentranti viola sono quelli che incidono di più

Saponara e Gonzalez hanno svoltato ieri la partita, così come Terzic. Sono ora 8 i gol di chi subentra per la Fiorentina

Brutta ma concreta, la Fiorentina. “Finalmente”, il commento ieri a caldo di Italiano, che si prende volentieri questi 3 punti un po’ ‘sporchi’ per ripartire nella caccia ad una posizione europea. Del resto, quella contro il Monza l’aveva definita una grande prestazione”, spiegando di “essere ripartiti con il piede giusto”. Ma la sua faccia, dopo l’1-1 di mercoledì, raccontava altro. E allora ben venga questa vittoria nonostante un primo tempo confusionario e una ripresa giocata più con determinazione e forza di volontà che con le idee di gioco.

CAMBI DECISIVI. E dopo essere stato criticato per le scelte di mercoledì, stavolta c’è la mano di Italiano sulla vittoria contro il Sassuolo. Contro il Monza la Fiorentina era partita benissimo, senza però concretizzare ulteriormente dopo l’1-0, poi Italiano era stato ‘imbrigliato’ dalle modifiche tattiche di Palladino e, ritardando i cambi (specie quello di Amrabat per Bianco, anche se poi il retroscena da bordocampo ha raccontato di un problema ai tacchetti del marocchino che ha fatto slittare la sostituzione), i viola avevano faticato a ribaltare l’inerzia del match. E lo stesso tecnico gigliato non aveva preso bene una domanda sul cambio Cabral-Jovic all’87’ (“Per me Cabral stava bene, 2 minuti prima era partito da metà campo trascinandosi 4 avversari. Poi era cotto, e speravo in una zampata di Jovic”). Contro il Sassuolo Italiano si è preso, tra virgolette, ‘la rivincita’. Perchè i suoi cambi, dopo un primo tempo parecchio negativo della sua squadra, sono stati decisivi. Anche obbligati, visto l’infortunio di Cabral. Ma comunque decisivi. Saponara ha sbloccato il match 3 minuti dopo il suo ingresso, Gonzalez ha deciso la sfida con il rigore al 91′. Nel mezzo, anche l’ingresso di Terzic per Biraghi (il serbo si è conquistato il rigore) così come il cambio, sempre forzato, Dodo-Venuti (il brasiliano autore del fallo di mano per l’1-1). Ma soprattutto il coraggio di schierare una Fiorentina ultra offensiva con Bonaventura-Castrovilli in mezzo, Saponara-Ikonè sulle fasce e Gonzalez-Kouame davanti.

DALLA PANCHINA. “Ho visto grande solidità dietro, i ragazzi mi hanno dato una spinta in più per cercare la vittoria. Abbiamo arginato Berardi, Laurientè e gli altri, dovevamo tentare di vincere per risalire”, ha commentato ieri il tecnico viola, che poi ha risposto anche ad alcuni tifosi: “La gente mi diceva dalla tribuna perché non mettevo Amrabat. Ma Amrabat sta male, non è che non metto uno che è stato tra i tre migliori centrocampisti del Mondiale…”. Con i gol di ieri di Saponara e Gonzalez, tra l’altro, la Fiorentina è diventata la squadra con i subentranti più decisivi del campionato. Otto in totale i gol di chi è partito dalla panchina, più cinque tra assist e giocate decisive. Gonzalez, oltre a quello di ieri, aveva segnato da subentrante anche contro il Verona, mentre dalla panchina erano andati in rete Cabral (il 2-1 contro lo Spezia), Jovic (contro la Salernitana e contro l’Inter), Ikonè (sempre contro i nerazzurri) e Mandragora (contro la Cremonese). Saponara, oltre al gol di ieri, aveva imbeccato Quarta a Bologna, mentre era entrato nell’azione del gol di Cabral a La Spezia. Assist anche del brasiliano per Kouame contro il Lecce, così come passaggio decisivo di Zurkowski contro la Cremonese. Infine, tornando al Sassuolo, determinante la giocata di Terzic che ha portato al rigore della vittoria.

AL TOP. Sono in totale 13 ‘partecipazioni’ al gol da parte dei subentranti. Solo l’Udinese ha fatto lo stesso, con 8 gol (3 Beto, 2 Samardzic, 1 Lovric, Arslan e Nestorovski) e 5 assist/giocate decisive (2 Success e 1 a testa per Samardzic, Nestorovski e Makengo), mentre il Napoli è a quota 12 anche se ha segnato 9 gol con i ‘panchinari’ (3 Lozano, 2 Simeone e 1 Osimhen, Politano, Olivera e Zielinski, oltre a 3 assist/giocate decisive con Lozano, Politano e Gaetano). Fuori dal podio tutte le altre sono sotto la doppia cifra: Lazio e Inter a 6 reti dei subentranti (8 partecipazioni totali al gol), Salernitana a 5 reti, Roma a 4, poi tutte le altre. Spezia e Torino sono le uniche a non aver segnato gol con i ‘panchinari’.

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