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Italiano chiede almeno tre acquisti: ma prima servono le cessioni

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Dopo una settimana di ritiro non è cambiata la lista di mercato che ha in mente il nuovo tecnico viola

Difensore (ma quanti saranno lo deciderà il mercato in uscita), regista, altro attaccante esterno. Al giro di boa del ritiro di Moena non è cambiata la lista della spesa della Fiorentina. E non poteva cambiare. Perché queste due settimane in Val di Fassa dovevano servire – e stanno servendo – a Vincenzo Italiano per valutare ed eventualmente riqualificare chi già c’è in organico. Quindi soltanto dopo saranno aggiunti i rinforzi necessari ad alzare il livello. Con due premesse-capisaldi: 1) prima le cessioni, poi gli acquisti. 2) le cessioni solo a fronte di offerte che pareggino il valore del calciatore richiesto. Lo scrive il Corriere dello Sport-Stadio.

LAVORI IN CORSO

Oggi la Fiorentina di Vincenzo Italiano si schiererebbe così nel 4-3-3 che è il faro tattico dell’allenatore siciliano nato in Germania: Dragowski tra i pali, Lirola e Biraghi ai lati di Milenkovic e Pezzella, Pulgar regista con Amrabat e Castrovilli interni di centrocampo, tridente composto da Nico Gonzalez, Vlahovic e Sottil. Oggi significa per la rosa attuale, considerando anche chi è in vacanza o comunque indisponibile. Ma significa soprattutto che fondamentale sarà l’opera di selezione effettuata da Italiano.

Perché poi ad agosto c’è il mercato che aspetta le indicazioni del tecnico e anche le offerte di altri club per gli elementi “sacrificabili” della squadra viola in modo da poter mettere in pratica il concetto basilare: prima vendere e poi comprare. Una strategia che non affonda le proprie radici nel bisogno assoluto e condizionante di liquidità, come dimostra l’investimento oneroso che la Fiorentina ha già fatto prendendo Nico Gonzalez dallo Stoccarda (ventisette milioni bonus compresi). Quanto piuttosto nella necessità di tutelare il bilancio, pesantemente colpito dagli effetti negativi della pandemia su entrate e fatturato.

NOMI IN AGENDA

Comunque sia, obiettivi per sostituire chi parte ce ne sono e altri ne saranno aggiunti. Ad esempio, uno tra Zappacosta, Stryger Larsen e Muñoz (ma il Genk chiede troppo) per la fascia destra della difesa se Lirola va in Francia. Il ritorno di Nastasic in primis e poi Cistana o Kouyaté nel mezzo sempre del reparto arretrato se la Fiorentina si separa dalla coppia Milenkovic-Pezzella.

A centrocampo, uno tra Sensi, Torreira o Savanier come play ad impostare, mentre piace Brekalo per l’esterno alto a sinistra che salvo cambiamenti di rotta non sarà né Zaccagni e né Carrascal.

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