
Passano le partite, passano le stagioni eppure gli errori della Fiorentina sono sempre i soliti. E a rimarcarlo è Italiano nel post gara
Ancora una volta vivi solo per un tempo. A Vienna, nel tentativo di rimontare il rigore di Grull, era stata la seconda frazione a mostrare il volto migliore della Fiorentina, più grintoso e compatto. Al Franchi invece, nella prima a casalinga davanti ad oltre 30mila spettatori, i viola sono apparsi la bella copia della squadra che aveva passeggiato a Genova solo per i primi 45’. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
Ovvero quella versione che (possibilmente, stavolta, per tutta la durata del match) si aspetta di rivedere giovedì prossimo Rocco Commisso. Che ieri al fischio finale del deludente pari contro il Lecce è sceso negli spogliatoi per caricare la squadra. Ed invitare il gruppo a tenere il morale e l’attenzione alti in vista della partita di ritorno contro il Rapid Vienna in Conference League.
SOLITI ERRORI
Dove però, inevitabilmente, servirà una squadra con tutti i pregi e nessun difetto delle formazioni viste nelle ultime due uscite: «Abbiamo fatto rientrare noi il Lecce in partita, dopo averlo messo alle corde. Abbiamo abbassato la tensione e questo non va bene. Sono amareggiato perché tutte le volte che perdiamo una palla, gli altri ci fanno gol. È un difetto che dobbiamo toglierci. Perché non è possibile ripetere sempre gli stessi errori». Questo il pensiero di un amareggiato Vincenzo Italiano, che solo una volta in carriera – ai tempi del Trapani in C – è riuscito a vincere le prime due consecutive in campionato.

Di
Redazione LaViola.it