L’ex tecnico viola, oggi a Bologna: “Lazio e Juve hanno qualcosa in più per il quarto posto. Occhio alla Roma che rientra”
Vincenzo Italiano, ex allenatore della Fiorentina oggi al Bologna, ha rilasciato un’intervista sulle pagine del Corriere della Sera. Questo un estratto delle sue dichiarazioni:
È convinto che la lotta Champions andrà avanti fino alla fine con Juve, Lazio, Fiorentina, Milan e Bologna?
«Lazio e Juve per il quarto posto hanno qualcosina in più, dietro le altre a rincorrere e la Roma rientra: all’Olimpico sarà dura per tutti».
Il Bologna del dopo-Motta era la panchina più rischiosa, perché l’ha accettata?
«Confermarsi è sempre difficile. Ho capito che qui si poteva fare qualcosa di importante: c’è ambizione. E poi la Champions mi ha stimolato, dopo la Conference League volevo mettermi alla prova».
L’allenatore bravo è chi fa risultato ma soprattutto migliora i giocatori: d’accordo?
«Assolutamente. Odgaard è esploso quando l’ho spostato dietro la punta, è stata una vittoria sua e mia. Giochi per i risultati, ma un tecnico ha il dovere di mettere i calciatori nelle condizioni ideali per farli esprimere».
Il suo calcio sfrutta le fasce e il pressing molto alto.
«Dopo la vittoria in Coppa Italia a Bergamo due giornalisti stranieri sono venuti a dirmi che in futuro tanti utilizzeranno i principi del Bologna. Il mio non è un calcio copiato, ho il brevetto come la Coca-Cola (ride ndr). Il calcio è possesso e non possesso, questo modo di riconquistare la palla così aggressivo che abbiamo, ti aiuta contro chi ha grandi individualità. Aggressivi con i forti, diciamo così».
Giochista o risultatista?
«Il giochista ama arrivare al gol attraverso il collettivo, il risultatista è chi dice diamo la palla al fenomeno e segniamo. Non c’è niente di più bello di abbinare l’organizzazione al fenomeno, se ci riesci diventi invincibile. Guardiola a Barcellona, Sacchi al Milan: quella è la perfezione, unire un visionario e i fenomeni».
I tre anni di Firenze?
«Spettacolari, l’unico neo è non aver vinto la Conference. A Roma l’hanno festeggiata un mese».
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Redazione LaViola.it