La Nazionale di Spalletti si gioca un pezzo di futuro: prendersi le Final Four di Nations League e non solo
Quella di stasera sarà “solo” una sfida di Nations League, ma il suo esito si riverbererà in maniera sostanziale sul cammino verso la qualificazione al Mondiale del 2026 in Canada, Stati Uniti e Messico. Questa sera al Westfalenstadion (sì, il commerciale Signal Iduna Park) l’Italia di Luciano Spalletti si gioca già un pezzo di futuro. Qualificarsi per le Final Four di Nations League (che, tra l’altro, in quel caso l’Italia ospiterebbe a Torino) farebbe molta differenza nel cammino verso il 2026, scrive Tuttosport.
PER IL FUTURO. Intanto, con la nuova formula l’Europa avrà sedici squadre alla fase finale: le 12 vincitrici degli altrettanti gironi eliminatori e le 4 che usciranno dai playoff ai quali si accederà con vantaggi di sorteggio e di calendario anche in virtù del cammino in Nations League. L’Italia ovviamente spera di non dover più passare attraverso le forche caudine degli spareggi che le sono state fatali nelle ultime due edizioni con Svezia e Macedonia e, quindi, vincere il proprio girone. Già, ma quale? Ecco il “nodo Germania”. Se l’Italia dovesse eliminarla, potrà infatti godere di un approccio più morbido: un gruppo a quattro squadre, il Girone A, con Slovacchia, Irlanda del Nord e Lussemburgo con la comodità, tutt’altro che banale considerato l’intasamento dei calendari, di cominciare a settembre.
RISCHIO HAALAND. In caso di eliminazione con la Germania l’Italia verrebbe inserita nel Girone I con Norvegia, Israele, Estonia e Moldova. Avversari alla portata, non fosse che l’esordio sarebbe a Oslo contro la squadra di Haaland e Odegaard che ieri ha vinto 5-0 in Moldavia. Con in calendario la trasferta a Oslo il 6 giugno, con gli azzurri spremuti dalla stagione e con la prospettiva, per alcuni, del Mondiale per club.
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Redazione LaViola.it