Rassegna Stampa
Italia, i tormenti di Mancini e la sorpresa Raspadori. La delusione di Pessina e Politano
Ieri sera i nuovi ‘tagli’ per l’Europeo: il ct porta sia Sensi che Cristante, esclude invece l’atalantino e l’esterno che piace alla Fiorentina
Una lista soffertissima. Roberto Mancini ha svelato i nomi dei ventisei che giocheranno l’Europeo soltanto all’ultimo istante. L’Uefa aveva dato tempo sino alla mezzanotte di martedì e l’allenatore azzurro, a differenza dei suoi colleghi c.t., ha persino sforato di qualche minuto. Un record all’incontrario. Tormentato e indeciso, il c.t. «Il momento più brutto», ha confessato più volte in questi giorni. Ieri, dopo l’allenamento del pomeriggio a Coverciano, ha ascoltato il parere del professor Ferretti sulle condizioni degli infortunati e dopo cena ha riunito in conclave lo staff allargato a Oriali e Vialli per le ultime decisioni. E non sono mancate le sorprese, scrive il Corriere della Sera.
Se l’amichevole con San Marino si era trasformata in una condanna per Moise Kean, la sfida Under 21 tra Italia e Portogallo ha convinto Mancini a convocare Giacomo Raspadori, che era addirittura uscito dall’elenco dei ventotto. L’attaccante del Sassuolo, che in Nazionale non ha messo insieme neppure un minuto, è piaciuto al tecnico azzurro anche se, a differenza di Cutrone e Scamacca, non ha segnato. Se l’Italia si fosse qualificata per le semifinali, Mancio lo avrebbe lasciato a Nicolato. Così invece ha deciso di inserirlo nel gruppo a scapito di Politano, promosso appena due giorni prima. Pare che nei ballottaggi dell’ultima ora fosse entrato anche Bernardeschi. Ma escludere lo juventino, dopo averlo inserito nella lista venerdì, sarebbe stato complicato. Così per far posto al terzo attaccante dopo Immobile e Belotti, paga l’ala del Napoli, uno dei più in forma del gruppo.
C’erano altri due ballottaggi da risolvere. Il primo di natura tecnica tra i difensori Toloi e Gianluca Mancini e, come nelle previsioni, l’ha spuntata il brasiliano dell’Atalanta che è più duttile. Il secondo di natura fisica, legato alle condizioni di Sensi. Alla fine il c.t. ha deciso di portare l’interista ma non a scapito di Cristante, bensì dell’incursore Pessina, protagonista di una stagione straordinaria con l’Atalanta. Pessina, dopo la doppietta a San Marino, sembrava sicuro del posto. Invece è stato tagliato. Facile immaginare la sua delusione come quella di Politano.
Per Mancio, Sensi è l’unica alternativa credibile al titolare Jorginho. E così ha rischiato. Un rischio ragionato: ieri mattina gli esami strumentali hanno confortato l’allenatore. L’elongazione all’adduttore della coscia destra è sparita e il giocatore dell’Inter ha lavorato sul campo con i compagni. Come da previsione nel gruppo è stato confermato Verratti, che l’Europeo del 2016 lo aveva saltato per infortunio e questo lo affronta a mezzo servizio. Il problema al ginocchio è in via di risoluzione, ma il centrocampista del Psg dovrà restare fuori altri 15 giorni e salterà sia l’esordio dell’11 giugno contro la Turchia sia la seconda partita con la Svizzera. E visto che Sensi è a rischio di ricadute, il c.t. ha pensato di tenere Cristante.