Kean e Raspadori in attacco, Barella e Tonali a centrocampo: Spalletti sfida la Germania con il 3-5-2
L’Italia che dominava il calcio mondiale sembra lontana. Dopo Berlino 2006, sono arrivate due esclusioni dai Mondiali e il flop all’ultimo Europeo. Wembley è stata una parentesi felice, ma isolata. Ora, però, la Nations League potrebbe rappresentare il primo passo verso una vera rinascita. Per arrivare alla Final Four e avvicinarsi al Mondiale 2026, tutto passa dalla sfida con la Germania, la nazionale con cui abbiamo scritto alcune delle pagine più gloriose della nostra storia. Così scrive La Gazzetta dello Sport.
Italia-Germania, una classica del calcio mondiale
Semifinali Mondiali nel 1970 e nel 2006, finale nel 1982, Euro 2012 con la doppietta di Balotelli. Italia–Germania non è mai una partita come le altre. Eppure, oggi gli azzurri non partono favoriti: i tedeschi, pur senza il loro attacco titolare, restano un avversario temibile, con il giovane Musiala come principale minaccia.
Kean e Raspadori in attacco, centrocampo di qualità
Spalletti si affida al 3-5-2 con Kean prima punta e Raspadori a supporto. A centrocampo, Tonali e Barella si alterneranno negli inserimenti, con Rovella in regia. Sulle fasce, Politano e Udogie sostituiranno gli infortunati Cambiaso e Dimarco. In difesa, davanti a Donnarumma, spazio a Di Lorenzo, Bastoni e Calafiori. L’assenza di Retegui è un duro colpo, ma l’Italia può contare su un Kean rinato alla Fiorentina.
La missione: ritrovare l’identità
Dopo il playoff perso con la Svezia, l’Italia ha bisogno di ritrovare fiducia. Ogni partita, da ora in avanti, è una finale. Vincere significherebbe affrontare Portogallo o Danimarca in semifinale e, forse, Spagna o Francia per il titolo. La Nations League può essere il trampolino per il ritorno ai vertici.
Strategia anti-Germania
Spalletti sa che la squadra di Nagelsmann predilige il possesso palla e il pressing alto. L’Italia potrebbe quindi puntare sulle ripartenze per colpirla in velocità. I tedeschi toccano più palloni e hanno maggior possesso, ma non sono sempre letali sotto porta. In trasferta hanno sofferto, mentre in casa sono dominanti. Favoriti? Forse. Ma per l’Italia questa è più di una semplice partita: è il primo passo per tornare grande.
Di
Redazione LaViola.it