Rassegna Stampa

Italia, a Wembley la prova di appello con Donnarumma e Belotti dall’inizio

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Come riporta il Qs-La Nazione, Messi a Manchester non c’era. E non ci sarà nemmeno Harry Kane a Wembley. E – chiaro – questa amichevole, la seconda a stretto giro di posta in Inghilterra, interessa molto più allo skipper inglese Southgate, che ai nostri giocatori. E’ spietatamente umano, anche se non bellissimo. Pensiamo agli juventini e ai romanisti che dovranno vedersela tra pochi giorni con i mostri spagnoli. Considerando che la Juve dovrà giocare sabato sera un match tosto contro il Milan allo Stadium. Nulla da dire sull’impegno messo in campo dai calciatori contro l’Argentina, anzi, ma proprio Di Biagio, calciatore di alta militanza per oltre un decennio, sa quanto certe sirene siano irresistibili anche quando si indossa l’azzurro, a maggior ragione se non ci sono i tre punti in palio. Anche se a metà aprile, perdendo a Wembley, scivoleremmo nel ranking Fifa dal 14° al 20° posto.

E, poi, è proprio la precarietà del ct a rendere meno saporite, per i giocatori, le due amichevoli della mini-era Di Biagio. In fondo, a che serve convincere un ct che potrebbe essere all’ultima in azzurro? Sono contorsioni psicologiche, ragionamenti intimi che i calciatori fanno nel loro intimo, com’è normale che sia. E, forse, ha ragione chi sostiene che queste due amichevoli sarebbe stato meglio cancellarle, a costo di pagare penali salate.

Nel frattempo, si ha la sensazione che, aldilà degli attestati di energica stima del vice commissario Costacurta, si vada verso la scelta di un tecnico di grido. Ammesso, però, che sia disponibile a guidare la nazionale. L’impressione – non netta in una situazione così fluida, ma certamente concreta – è che le chance di Di Biagio siano direttamente proporzionali ai destini dei suoi rivali. E cioè che la sua fortuna sia legata all’indisponibilità dei big in gara. Intendiamoci: non sarebbe un’onta, anzi. Guardate alla carriera di Simone Inzaghi alla Lazio, decollata proprio per il «no» di Sampaoli e Bielsa a Lotito. Se Conte andasse al Psg che gli offre 12 milioni a stagione; se Ancelotti tornasse in Premier (Arsenal o Chelsea); se Mancini finisse nei radar di qualche big nel vorticoso giro di panchine europee, le chance di di Biagio aumenterebbero in modo proporzionale. Di sicuro, la Figc vorrebbe evitare che le amichevoli dei primi di giugno contro Francia e Olanda fossero ancora roba da traghettatore. E’ per questo che la data dell’investitura è stata fissata per il prossimo 20 maggio, dieci giorni prima le amichevoli, con la ragionevole certezza che uno dei big sarà disponibile e Di Biagio carta di riserva.

Sulla gara con l’Inghilterra, Di Biagio ha chiarito come «L’unico sicuro di giocare sia Donnarumma» e, quindi, riserve sulla formazione che saranno sciolte solo oggi, a poche ore dalla sfida con gli inglesi. Poi, il ct a orologeria è tornato sul match con l’Argentina: «Ho letto che abbiamo fatto zero tiri in porta e non è vero. Abbiamo disputato un buonissimo secondo tempo, creando tanto, anche palle gol clamorose. Se la partita fosse finita 0-0 sarei stato dispiaciuto, invece alla fine abbiamo perso»

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