Connect with us

Editoriali

Investimento pesante e voglia di rilancio: Firenze pronta a scoprire Kean. La carica di Palladino e una squadra ancora virtuale

Kean e Palladino
Foto ACF Fiorentina

Unico volto nuovo in ritiro, l’attaccante classe 2000 è a un bivio della carriera. Palladino inizia con tanti giovani e probabili esuberi, con grandi vuoti in difesa e a centrocampo

Non sarà l’ultima spiaggia. L’ultima occasione. Del resto, a 24 anni, ha tutta la carriera davanti. Ma senz’altro Firenze rappresenta una chance importante, forse fondamentale, per la vita sportiva di Moise Kean. Uno che dai tempi della Primavera bianconera era considerato un predestinato, per doti tecniche e fisiche, anche se proprio contro la Fiorentina, nel lontano 2017, si presentò con un ‘cucchiaio’ dal dischetto parato facilmente da Cerofolini che spalancò ai viola la finale Scudetto.

DA RILANCIARE. Pro e contro di un talento che più volte in carriera ha fatto i conti con un carattere esuberante, dentro (si ricorderà ad esempio il rosso rimediato dopo neanche un minuto dal suo ingresso, al 90′, contro la Roma) e fuori dal campo. Si è presentato al Viola Park domenica sera, ha sostenuto le visite mediche, ha conosciuto Raffaele Palladino. Pochi sorrisi per Kean, senz’altro tanta determinazione. Del resto, quando Fiorentina e Juventus hanno trovato l’accordo economico sul cartellino, ci ha messo poco per dire sì ai viola. Una squadra, la Fiorentina, che ha puntato forte sul rilancio di un giocatore che non segna dal 1° aprile 2023, dopo che Pradè aveva fatto mea culpa in conferenza stampa per non esser mai riusciti a trovare un degno sostituto di Vlahovic in zona gol. Solo a fine agosto si capirà se davvero, per la Fiorentina, sarà Kean la punta di diamante della nuova Viola di Palladino, o se arriverà anche qualcun altro a dare più garanzie in termini di reti.

INVESTIMENTO IMPORTANTE. In ogni caso i 13 milioni per il cartellino, più 5 milioni di bonus, rappresentano un investimento parecchio importante per la Fiorentina. Tra i più onerosi della sua storia. Più uno stipendio da 2,2 milioni circa a stagione (alla Juve era arrivato a 3 netti nell’ultimo anno). Non pochi per un giocatore che aveva un solo anno di contratto residuo, ma che la Juve aveva di fatto pagato 37 milioni tre anni fa come sostituto di Ronaldo. Insomma, la società viola ci ha creduto fortemente, su spinta decisa del suo nuovo allenatore. Del resto, Palladino sì, tanti e grandi sorrisi li ha messi in mostra dalle prime immagini che lo hanno ritratto insieme all’ex bianconero. Potenzialmente può essere una pedina importante per il suo scacchiere: centravanti o seconda punta, potente fisicamente e atleticamente, dotato di buona tecnica. Almeno in teoria, starà alla voglia del giocatore dimostrare di poter far vedere la miglior versione di sé. Firenze per ora non pare essersi accesa particolarmente per l’ennesima trattativa con la Juventus, ma è pronta a scoprire dai primi allenamenti al Viola Park le potenzialità dell’attaccante che punta anche a tornare in Nazionale.

FIORENTINA VIRTUALE. Sarà l’unico volto nuovo ad inizio ritiro, Moise Kean. Oltre ovviamente a Raffaele Palladino. Carico, parecchio carico il nuovo allenatore viola. Tante idee da mettere in pratica, giocatori da scoprire e da plasmare attorno al suo stile di gioco. Il problema è che inizierà gli allenamenti con una Fiorentina virtuale. Su 31 convocati (destinati a diventare di meno, con Pierozzi e Dalle Mura già in partenza) più della metà sono giovani, giovanissimi o probabili esuberi. Proverà a fare di necessità virtù, recuperare qualche singolo (come fece ad esempio Italiano con Duncan e Saponara), ma le difficoltà ci saranno. È innegabile. Impensabile avere a questo punto una Fiorentina già strutturata, ma al neo mister mancherà di fatto la difesa (solo Ranieri presente, Milenkovic e Quarta arriveranno tra fine luglio e agosto inoltrato), così come il centrocampo (solo Mandragora più i giovani Bianco e Amatucci), davanti avrà Kean più i vari Brekalo, Sabiri, Ikonè e Nzola, oltre a un Kouame non certo di restare per l’alto ingaggio dopo l’opzione di prolungamento.

DI NECESSITA’ VIRTU’. Ci saranno altri motivi di curiosità. Sottil ad esempio ha ricevuto un’investitura pesante e sarà da capire se Palladino riuscirà a tirar fuori tutto il suo potenziale. E poi i giovani: chissà che Infantino, ad esempio, non riesca a impressionare il nuovo tecnico, oppure se i vari Comuzzo, Lucchesi, o magari gli ex Primavera o un Munteanu che in Romania è andato due stagioni di fila in doppia cifra di gol riusciranno a strappare la conferma in Prima Squadra. Ma è palese che di Fiorentina 2024/2025, quella che a detta dei dirigenti vuole essere “ambiziosa”, ci sia poca traccia.

27 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

27 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie Editoriali

27
0
Lascia un commento!x