
Sarà una gara dai mille intrecci quella di domenica a San Siro tra Fiorentina e Milan. Montella ruppe con i Della Valle perché voleva andare ai rossoneri, Giampaolo poteva essere viola, Bennacer lo era già. Boateng ritrova il Milan
DA MONTELLA A BOATENG Di sicuro non sarà una gara come le altre per Vincenzo Montella e Kevin Prince Boateng quella contro il Milan. Con la maglia rossonera l’ex Sassuolo ha raggiunto le vette più alte della sua carriera da calciatore. Da tecnico rossonero Montella ha vinto l’unico trofeo alzato al cielo da quando allena. Fu burrascoso l’addio alla Fiorentina per l’aeroplanino con nel cassetto il desiderio di allenare proprio i rossoneri. Con tanto di rottura con i Della Valle e passaggio obbligato prima dalla Samp per poi approdare a Milanello. Ma lo step in avanti che auspicava di fare Montella non ci fu. Fatta eccezione per una Super Coppa vinta ai rigori contro la Juventus.
Boa, da, milanista, ha segnato 18 reti, con le perle in Champions al Barcellona che in molti ancora ricordano. Così come quel pallone scagliato verso i tifosi della Pro Patria che lo insultavano a sfondo razziale. Al Milan ha vinto uno scudetto e una Supercoppa.
BENNACER ERA GIA’ VIOLA Intreccio particolare anche dall’altra sponda. Bennacer era infatti praticamente un calciatore già della Fiorentina. Se fosse rimasto Pantaleo Corvino ancor di più. Vlahovic sarebbe finito a Empoli in prestito. Ma l’exploit in Coppa D’Africa per l’ex Empoli, alla fine, ne ha fatto lievitare il prezzo fino ad arrivare proprio al Milan.
BIGLIA E GIAMPAOLO Nei giorni di Veretout, col Milan in pressing per il francese, Biglia più volte è stato offerto alla Fiorentina. Ma non se n’è fatto di nulla. Soprattutto per le richieste esose di ingaggio del centrocampista rossonero. Un tentativo venne fatto anche per German Pezzella da parte del Milan, ma Pradé e Barone risposero in modo secco di no. Giampaolo è un altro che la Fiorentina l’ha annusata più volte. Soprattutto con la passata gestione. Alla fine, la decisione di confermare Montella, ha fatto sì che si accasasse al Milan. E curiosamente, proprio contro i viola, in caso di altro passo falso rischia il posto.
SUSO E’ stato a lungo un sogno di mercato in questa sessione. Un paio di tentativi Daniele Pradé gli ha fatti. Ma alla fine il Milan ha deciso di tenerlo. Incroci, particolari, e ritorni da ex. Quella di domenica sera, per molti, non sarà una gara come le altre. Sicuramente anche per chi contro il Milan si è giocato l’accesso all’Europa League prima dato poi tolto dal Tas un anno fa, fino al vecchio tormentone del ‘rigore per il Milan’ che proprio a Vincenzo Montella tolse l’accesso alla Champions nel primo anno di Fiorentina. E se quel 2012-13 avesse visto la Fiorentina accedere alla massima competizione europea molte cose sarebbero cambiate dalle parti di Firenze. Ma questa è storia. O meglio, il passato.

Di
Gianluca Bigiotti