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Intoccabili e partenti: quelle porte girevoli nello spogliatoio viola

Hanno messo la sua faccia sul poster. Ogni anno quelle cambiano, stavolta via Bernardeschi e Borja, dentro lui e Chiesa. Di sicuro loro due non se ne vanno, e Davide Astori, anche se la cosa diventerà ufficiale tra un po’, si infilerà al braccio la fascia di capitano. Via Gonzalo, via Borja, tutto come da copione, anche perché lui da capitano si è sempre comportato, arrivando anche a litigare nello spogliatoio e alzando la voce invitando tutti all’impegno. Che poi Astori è un ragazzone super tranquillo e gentile. Ma è la sostanza che conta, e lui ci mette l’anima.

Così alla fine sarà ufficialmente il leader della nuova Fiorentina, quella che nessuno al momento ha capito cosa sia. «Sarà competitiva», dice il difensore. Beh, lo aveva detto anche Pioli. Diciamo che la promessa è girata nello spogliatoio, perché era bene tranquillizzare tutti. Sì, vanno via in tanti, ma arriverà gente, come si dice, di qualità. E così sul campo di Moena c’è un po’ di tutto. Ci sono gli intoccabili. Pochi, perché Chiesa per esempio deve ancora arrivare, visto che ha giocato l’Europeo Under 21. Astori, Saponara, Sportiello e Tomovic sono inamovibili. Vecino pure, anche se quella clausola rescissoria di 24 milioni lascia sempre una porta aperta al condizionale. Poi ci sono i ragazzini della Primavera e un bel numero di futuri o probabili o possibili partenti. C’è il tenero Milic, per esempio, uno dei colpi di Freitas.

Non è che il nazionale croato sia ufficialmente sul mercato, è che mentre Sousa, in assenza di terzini di grande qualità, alla fine aveva ripiegato sulla difesa a tre, Pioli avrebbe chiesto qualcosa di più affidabile. E siccome Maxi Olivera è costato un botto (5,5 milioni), ci sta che sia il tenero Milic (600 mila euro) a lasciare Firenze, sempre ammesso che arrivi un esterno sinistro di buon livello. Inutile ricordare che anche Kalinic a Moena è solo di passaggio. La Fiorentina vuole 25 milioni (la celebre blindatura a 50 era una mezza farsa), il Milan non ha fretta. E così ora la società fa girare voce che il croato resta a Firenze, questo dopo avergli fatto fare quel comunicato in cui esprimeva il desiderio di andare al Milan. Servirà tempo, ma poi Nikola quasi certamente partirà, e se non sarà il Milan potrebbe essere il Marsiglia. Il partente da copertina, cioè Bernardeschi, da qui neanche passerà. Badelj aspetta novità, mentre Tatarusanu, che non ha chiesto di essere ceduto, potrebbe valere una leggera plusvalenza, visto che era arrivato a parametro zero.

Difficile immaginare che stia a fare la panchina a Sportiello, che dovrà dimostrare di valere i sei milioni che la Fiorentina ha scommesso su di lui, anche se li tirerà fuori alla fine della prossima stagione. Ma se la situazione attuale è fatta di saluti e speranze, Astori non sembra preoccupato, e sulle polemiche recenti, come il suo allenatore, è molto diplomatico. «Su Borja Valero sono state accontentate entrambe le parti. Nessuno ha fatto opposizione davanti all’offerta». E su Bernardeschi: «È un ragazzo sensibile e ambizioso. Io so che per lui è stata una decisione sofferta». Insomma, la Fiorentina parla ancora al passato, perché il futuro (prossimo) è più o meno ignoto, anche se resterà tale per poco. Lunedì sera Pioli è stato al telefono con Corvino a lungo. Il tempo passa e niente accade. Il direttore generale e responsabile unico della comunicazione (ma Astori è più bravo) lo ha rassicurato. Intanto arriva Babacar, uno che deve andare all’Udinese praticamente da quando è nato. Chissà cosa accadrà questa volta.

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