Intervista all’intermediario che ha portato l’esterno danese in Italia, avversario questa sera dei viola
Questa sera al Franchi, la Fiorentina di Iachini cercherà l’ultima vittoria casalinga della stagione contro il Bologna dell’ex Mihajlovic. Una partita tra due squadre già salve, che potrebbe rappresentare l’occasione giusta per testare alcuni di quei giocatori che hanno trovato poco spazio durante l’anno anche in ottica futura. Agudelo, Terzic e Sottil su tutti nei viola, mentre nel Bologna già da qualche gara è stata l’occasione di Andreas Skov Olsen. Il classe 1999 danese è sicuramente uno dei giovani più interessanti della formazione rossoblù e lo scorso anno era stato accostato anche ai viola. Un talento sul quale la società emiliana mantiene molte aspettative. Per commentare il suo adattamento all’Italia e per avvicinarci alla partita di stasera, LaViola.it ha contattato in esclusiva il l’intermediario, Mauro Cesarini che insieme all’agente Michael Bolvig, ha lavorato alla trattativa per portarlo al Bologna:
Quali significati può assumere Fiorentina-Bologna di questa sera?
“Il fatto di non essere coinvolte né per la lotta all’Europa League né per la lotta salvezza, può dare i presupposti per una partita aperta e piacevole: ci sono giocatori interessanti da una parte e dall’altra. Fiorentina e Bologna già da qualche domenica hanno iniziato a verificare alcuni giovani. Stasera probabilmente rientrerà Orsolini, ma Skov Olsen, Svanberg, Dominguez, Schouten, sono giocatori che cercano conferme. Per l’anno prossimo, per entrambe le squadre, credo che sarà importante fare le giuste integrazioni per provare ad ambire a qualcosa di meglio. Credo che comunque sono tutte e due in linea con le aspettative che ci potevano essere a inizio anno: oggi le prime sette in classifica sono un po’ distanti rispetto alle altre“.
Dalla Fiorentina però forse era lecito aspettarsi qualcosa in più…
“Ha fatto grandi investimenti ma è andata a corrente alternata, anche se Iachini ha fatto un buon lavoro. Ci sono state situazioni che hanno un po’ destabilizzato la squadra viola, come ad esempio la situazione di Federico Chiesa, che non si capiva se dovesse partire o meno”.
Crede che possa essere Iachini l’allenatore della prossima stagione?
“La gestione Iachini per me è positiva: ha preso una squadra che aveva diverse difficoltà, ma con dei nomi importanti. Ha fatto il massimo di quello che effettivamente gli è stato chiesto. La Fiorentina ha acquistato a gennaio giocatori importanti ma che non ha potuto utilizzare, come Amrabat. Poi se ci sono allenatori con un appeal diverso e che propongono un calcio diverso sarà compito della dirigenza scegliere, ma non sarà facile. Va considerato anche che alcuni allenatori magari vorrebbero determinati investimenti, ma col rischio di ricominciare da capo, mentre Iachini già conosce il gruppo e partirebbe già da una base”.
Come commenta il primo anno di Skov Olsen al Bologna?
“Il giocatore ha avuto un momento in cui non è stato al top, ma sia all’inizio del campionato, sia in queste ultime partite credo che abbia fatto complessivamente bene. Dobbiamo considerare che è nato il 29 dicembre del 1999 e quindi è quasi un 2000 alla prima esperienza in Italia. Gioca in un ruolo che può sembrare uguale a quello che ricopriva al Nordsjælland o in nazionale, ma in realtà viene interpretato diversamente. Nella realtà italiana è comunque riuscito a far intravedere quelle che sono le sue qualità tecniche e fisiche. Credo che il prossimo anno avrà meno difficoltà”.
Era stato cercato anche alla Fiorentina con la vecchia proprietà?
“C’era stato un pour parler prima della fine dell’anno. Ma per un giocatore molto giovane che aveva già segnato 30 gol è normale. Si erano interessate anche Parma, Sampdoria e Atalanta. Il Bologna è la società che più di tutte lo ha voluto”.
Che mercato si aspetta da parte della Fiorentina?
“La rosa andrà sfoltita perché ci sono alcuni esuberi, ma si può partire da una base con Milenkovic, Kouame, Cutrone, Duncan, Amrabat, Ribery e Castrovilli. Bisogna valutare la questione Chiesa: la sua situazione può determinare molto il mercato viola, anche nel bene. Se sposa definitivamente la causa della Fiorentina ci sarebbero dei fattori positivi, ma se dovesse andar via potrebbero arrivare un paio di giocatori importanti. Credo che Commisso sarebbe disposto a reinvestire quei soldi sul mercato, cosa che in altre situazioni non accade. Il mercato che ha fatto a gennaio fa ben auspicare”.
Di
Mattia Zupo