Inter U23 in Serie C al posto della SPAL. In bilico Ravenna e Brescia

L’Inter U23 entra in Serie C al posto della SPAL, esclusa ufficialmente dal Consiglio federale. Il club nerazzurro, che diventerà così la terza seconda squadra nel campionato assieme ad Atalanta U23 e Juventus Next Gen, dovrà completare l’iter formale entro il 18 luglio.

Lo scorso anno, a beneficiare di una situazione simile fu il Milan Futuro, entrato in Serie C grazie alla bocciatura dell’Ancona, ma retrocesso dopo una sola stagione. Destino opposto per la SPAL, che nel 2020 militava in Serie A. Passata un anno dopo sotto la guida di Joe Tacopina, ha visto fallire un progetto di rilancio che altrove aveva funzionato, come a Roma, Bologna e Venezia.

La Pro Patria è stata ufficialmente riammessa in Serie C, prendendo il posto della Lucchese, esclusa a causa della procedura di liquidazione giudiziale avviata nei suoi confronti.

Il possibile ripescaggio del Ravenna dipende invece dal destino del Brescia, ormai una società sull’orlo del collasso: penalizzato di 8 punti complessivi (4 nell’ultima Serie B, 4 nel prossimo campionato), il club ha rinunciato all’iscrizione, pur avendo tempo fino al 24 giugno per presentare domanda, grazie a una deroga concessa dalla FIGC.

Nonostante ciò, l’esclusione è pressoché certa: il mancato pagamento di 4,3 milioni di euro tra stipendi e contributi rende la domanda di iscrizione inevitabilmente inaccettabile. Tuttavia, anche la sola presentazione della richiesta formale sbloccherebbe il ripescaggio del Ravenna. In caso contrario, toccherà al Caldiero, secondo nella lista dopo la Pro Patria, e retrocesso sul campo. Massimo Cellino, presidente del Brescia, non ha ancora deciso se tentare questa ultima mossa.