Rassegna Stampa

Inter, motivazioni extra: al Franchi per il sorpasso sulla Juve. Ma le assenze peseranno

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Con il pari di ieri della Juve ad Empoli i nerazzurri possono tornare in vetta prima dello scontro diretto. Ma devono vincere a Firenze

Ieri sera l’Inter avrebbe potuto addormentarsi a meno quattro dalla Juventus, però l’Empoli ha fatto il mezzo miracolo, ha placcato le guardie (o i ladri) di Massimiliano Allegri e li ha trattenuti sull’1-1, a portata di sorpasso. Niente meno quattro, ma meno due. E così, stasera tardi, con una vittoria a casa Fiorentina, l’Inter può riprendersi il primato, portarsi a più uno sulla Signora e con una partita da recuperare, il match contro l’Atalanta spostato al 28 febbraio. Così scrive La Gazzetta dello Sport sui nerazzurri.

EMERGENZA. Forse l’Inter non pagherà un prezzo alto per la Supercoppa italiana vinta in Arabia Saudita, ma tra un’ipotesi e l’altra, tra un “se” e un “asterisco”, c’è di mezzo il campo: Fiorentina-Inter è una partita aperta, a dispetto dei 17 punti che dividono le due squadre. Perché la Fiorentina ha motivazioni alte, corre per la qualificazione alla Champions League, e perché nelle giornate di buona può molto. E perché Simone Inzaghi deve fronteggiare un’emergenza a centrocampo, qualcosa di inedito. Per la prima volta in questo campionato, l’Inter dovrà rinunciare sia a Barella sia a Calhanoglu, squalificati.

ITALIANO NE APPROFITTA? Negli ultimi due campionati, l’Inter con Calhanoglu ha vinto il 72 per cento delle partite, 38 su 53, con una media punti di 2,2. Senza il turco, la percentuale di successi cala al 20 per cento, una vittoria su 5, con media punti di 0,8. Siamo nei dintorni della Calha-dipendenza e non si può pensare che stasera Kristjan Asllani possa sostituire il titolare in regia come se niente fosse. Vincenzo Italiano, l’allenatore dei viola, scaverà su questi buchi neri interisti a centrocampo. Non sappiamo come, ma lo farà, sarebbe sciocco non approfittarne.

NON FONDAMENTALE. Firenze è un passaggio importante per i nerazzurri, ma non più fondamentale. Se la Juve avesse battuto l’Empoli, oggi l’Inter inseguirebbe a meno quattro e sarebbe quasi obbligata a vincere. Il meno due, con l’asterisco del recupero contro l’Atalanta tra un mese, permette di fare qualche calcolo: un pareggio al Franchi non sarebbe più da disprezzare. Farebbe salire gli inzaghiani a meno uno dalla Juve, con la prospettiva dello scontro diretto dietro l’angolo, domenica 4 febbraio a San Siro.

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