 
																												
														
														
													La Nazione in edicola stamani affronta il tema dei cori e degli insulti razzisti nei confronti dei giocatori del Napoli
Pochi o tanti – comunque sempre troppi – gli odiatori dello stadio Franchi hanno riportato Firenze in prima pagina innescando una catena di reazioni indignate. Dopo i cori urlati dalla curva Fiesole sul Vesuvio – sembravano gestiti nei tempi, ma i gruppi organizzati non erano rimasti fuori? – l’attacco razzista frontale contro Koulibaly, con altre gentilezze modulate contro Anguissa e Osimhen, si legge stamani su La Nazione.
E dopo le scuse ufficiali del sindaco Nardella, ieri è arrivata la dura posizione ufficiale della Fiorentina, che già nella serata di domenica si era rammaricata per l’accaduto attraverso il direttore generale Joe Barone, il primo a incontrare Koulibaly e gli altri giocatori del Napoli dopo la partita. E se la procura federale ha aperto un’inchiesta per individuare i responsabili, il club viola ha ribadito che metterà a disposizione tutte le immagini in suo possesso per aiutare gli investigatori a risalire agli autori degli «inqualificabili cori lanciati contro alcuni giocatori del Napoli».
Non solo: «Una volta identificati dalle istituzioni preposte i colpevoli di questo grave gesto sarà cura della stessa Fiorentina proibire loro l‘accesso allo stadio». Un Daspo a vita, da quanto si è capito, per iniziativa autonoma del club. La società non ha usato mezzi termini, anche perché alla vigilia della partita era stato lo stesso presidente Commisso a pretendere un comportamento corretto da parte dei tifosi viola, con particolare riferimento alla necessità di non trascendere con gli insulti. La denuncia televisiva delle offese razziste rivolte da alcuni tifosi viola a Koulibaly – che era a bordo campo per l’intervista – ha fatto esplodere il caso: la digos da ieri sta visionando tutte le immagini a disposizione e sono buone le possibilità di identificare i protagonisti delle urla contro il difensore del Napoli. (…)
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
									 
																	 
									 
																	 
									 
																	 
									 
																	 
														 
														 
														
Di
Redazione LaViola.it