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Inseguendo di nuovo un trofeo, ma la Fiorentina ‘arranca’. Un anno fa i viola arrivarono in corsa
La Fiorentina vuole provare a ripetere l’accesso alla doppia finale, ma la situazione pare ora molto diversa
L’impressione generale è di una squadra stanca, nel fisico e nella testa. “Poche idee ma confuse”, direbbe qualcuno con ironia. Una squadra che non riesce mai a cambiare modo di giocare contro formazioni che si chiudono, che non trova giocate diverse rispetto ad un monotono giro palla, che viaggia spesso a ritmi bassi. Una squadra che ha pochi giocatori sopra la media e che non sono nelle migliori condizioni (Gonzalez, Arthur e non solo). Una squadra che raramente cambia spartito, tattico e di gioco. I motivi sono tanti, detti e ridetti, ma sul campo si vede una formazione tante volte scarica, che ‘arranca’.
FINO IN FONDO. Contro il Genoa si è avuta l’ennesima dimostrazione. Un tipo di partita vista e rivista negli ultimi 4 mesi. Italiano ha ragione, la sua Fiorentina probabilmente in altri tempi avrebbe anche perso una gara così. Ma del pareggio, evidentemente, non si può essere soddisfatti. Anche se nella mente di tutti, tecnico in primis, c’era la gara di giovedì contro il Viktoria Plzen. “La partita dell’anno”, ha sintetizzato senza troppe parole l’allenatore, che del resto ha confidato di aver fatto calcoli nella formazione iniziale e nei cambi già programmati. La missione generale è chiara: provare a ripetere i percorsi nelle coppe della passata stagione. Cercando, ovviamente, di cambiare l’epilogo.
DIFFICOLTA’ E SPERANZE. Tradotto: doppia finale. Di Conference e Coppa Italia. La strada non è semplice, ma possibile. In teoria. Anzi, possibile per la miglior Fiorentina. Quella vista contro l’Atalanta nell’andata di Coppa, contro la Lazio un mese e mezzo fa, contro la Roma. Il problema è che quella Fiorentina si è vista solo di rado negli ultimi tre mesi e mezzo. Piccole parentesi in un 2024 fatto soprattutto di grandi passaggi a vuoto. Tempi regalati, a volte intere partite. Punti persi in campionato. La speranza sta nel fatto che questa squadra, pur con i suoi limiti, ha dimostrato di sapersi accendere nelle partite che contano di più. Nelle partite importanti. Resta però una speranza, perché di certezze ce ne sono poche, tra un continuo possesso palla quasi sempre improduttivo, le amnesie difensive, un centravanti che non segna nonostante la buona volontà, il miglior giocatore (Gonzalez) che sembra lontano parente del Nico ammirato nei momenti belli, tanti giocatori che non riescono a cambiare marcia.
LA DIFFERENZA CON L’ANNO SCORSO. I numeri dicono che nel 2024 la Fiorentina ha vinto appena 4 vittorie su 19 (più il successo in Coppa Italia ai rigori contro il Bologna, se vogliamo). Le prestazioni, poi, aggiungono anche altro alle difficoltà di questo periodo della squadra di Italiano. L’obiettivo, come detto, è arrivare ai doppi appuntamenti finali di Atene e Roma. In Conference si parte come favoriti per il ritorno, ma ci sarà da vincere e segnare contro il Plzen per evitare i rigori. Centrare un’altra semifinale sarebbe un altro importante traguardo. In Coppa Italia l’1-0 contro l’Atalanta ha messo i viola in vantaggio, ma a Bergamo sarà durissima. Soprattutto, però, la condizione dei viola è parecchio diversa da quella di un anno fa. A metà aprile 2023 infatti la Fiorentina si apprestava a giocare il ritorno dei Quarti di Conference contro il Lech Poznan in grandissima condizione psico-fisica, dopo le 11 vittorie nelle 14 gare in due mesi. Entusiasmo, sicurezza nei propri mezzi, una rosa che riusciva a ruotare a meraviglia. E risultati che naturalmente arrivavano, per una squadra che dava sempre l’impressione di poter segnare e vincere le partite. Un anno dopo, la Fiorentina è sempre lì a giocarsela, ma le cose sono parecchio diverse. E l’impressione è che per arrivare in fondo alle due coppe ci sia da faticare molto di più.
