E’ come infilare nel lettore un disco degli Ac/dc e ascoltarlo col volume al minimo. Così, per almeno un’ora, è lo stadio Franchi: l’impianto antiemozionale. Sembra quasi di vivere in trasferta, coi mille laziali che sventolano le bandiere e lanciano cori. Noi no, noi siamo qui ad assistere a una partita che vale poco e a dividerci sul nulla. Dalla Fiesole arrivano cori contro i Della Valle, il resto dello stadio fischia quei cori. Rosiconi ribelli contro filo governativi. Siamo ai minimi. E intanto i Della Valle non ci sono. La Fiorentina parte moscia. E fin qui nessuna novità. In campo c’è molta fuffa e poco altro, almeno fino a quando Paulino non decide di fare i cambi giusti ammettendo implicitamente di aver sbagliato tutto. Questo un breve estratto dell’articolo su La Repubblica.
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Inizio moscio ma il finale è rock. Per la Fiorentina tutto è ancora aperto
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Redazione LaViola.it