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Gli ingaggi e la rivoluzione: Borja e Baba, stipendi che pesano. Ilicic, Badelj e Berna…

L’inizio di un’estate da rivoluzione. Per ora via i ‘soli’ Gonzalo Rodriguez, Cristian Tello, Carlos Salcedo e Sebastian De Maio, con gli arrivi ufficiali di Vitor Hugo e Nikola Milenkovic, in attesa del nero su bianco anche per Bruno Gaspar. Ma in tanti sono con la valigia in mano, nelle linee guida tracciate da Corvino. Con i casi Bernardeschi, Kalinic e Borja Valero che inevitabilmente condizionano molti aspetti. E lasciano in ballo molti milioni.

Una rivoluzione che andrà senz’altro a toccare anche il monte ingaggi della Fiorentina, in riferimento ai giocatori. Stipendi alti che ballano, rinnovi da tira e molla e tanti titolari che andranno inseriti in rosa, viste le probabili e prossime partenze eccellenti. Intanto, i quattro giocatori che hanno salutato valgono quasi 4 milioni netti (quasi 8 lordi) complessivi in meno. Poi ci sono le situazioni ‘calde’, che coinvolgono anche ingaggi più o meno pesanti. Come quello di Borja Valero: con Pradé lo spagnolo era sulla strada per un rinnovo di contratto rispetto all’attuale scadenza 2019, ma lo stipendio è di quelli alti. 1,7 milioni netti a stagione: cifra che Corvino ha subito ‘congelato’ per il 32enne, e soldi che pesano nell’eventuale cessione di Borja.

Nikola Kalinic è invece richiesto dal Milan, e piace anche in Inghilterra e in Germania: ingaggio da 1,2 milioni a stagione, prospettive di veder almeno raddoppiato il proprio ingaggio altrove. Da qui la voglia di cambiare, dopo il no invernale alla Cina. E per la Fiorentina un possibile risparmio di stipendio, con l’inserimento di un giovane (primo nome Simeone, che al Genoa guadagna 300 mila euro – Nestorovski al Palermo 400 mila euro). A proposito di attacco, il nodo Babacar è anche relativo all’ingaggio: Corvino si priverebbe difficilmente di una sua ‘pianticella’, ma come da qualche stagione a questa parte sorge l’interrogativo. La Fiorentina punta ‘davvero’ su Babacar per fare il titolare, o un ingaggio da 1,4 milioni netti a stagione rischia di fare ancora panchina? Stipendio da big ma minutaggio da comprimario, l’inghippo va risolto. Con l’Udinese che continua a pensare al senegalese per il dopo-Zapata.

Poi c’è Bernardeschi: il 10 viola guadagna circa 1 milione netto all’anno, sul tavolo c’è un rinnovo da 2,5 milioni più bonus. Chiaro che oltre ai 40-50 milioni richiesti in caso di addio, ballano anche le cifre del contratto attuale ed eventuale futuro. In partenza ci sono dopodiché Josip Ilicic, Milan Badelj e Ciprian Tatarusanu, che in tre fanno oltre 3 milioni netti di ingaggi. Tra gli stipendi da oltre un milione resterebbero Carlos Sanchez (1,2 netti), Matias Vecino (1,1) e Davide Astori (1,2), mentre Corvino a gennaio aveva ‘tagliato’ gli oltri due milioni lordi d’ingaggio di Zarate, inserendo Saponara e Sportiello (intorno ai tre milioni lordi complessivi).

Il tutto considerando i diversi giocatori che entreranno in rosa, molti giovani ma anche tanti che dovranno giocarsi un posto da titolare. In una stagione, quella 2017/2018, senza coppe europee: senza impegni infrasettimanali, dunque, facile immaginare una rosa più corta, con ingaggi di conseguenza ridotti. Una base di giocatori ‘pronti’ e strutturati (15-16), completata da giovani più o meno affermati. Ragazzi formati in casa o acquisti che arriveranno sul mercato, molti dei quali avranno certamente stipendi più contenuti dei giocatori della passata stagione.

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