Rassegna Stampa

Infrastrutture, temi cari a Rocco. L’affondo sul centro sportivo ed il tema stadio

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Nel corso del lungo intervento da New York, Rocco Commisso ha parlato anche delle infrastrutture: dal centro sportivo allo stadio

Il centro sportivo e il nuovo stadio, temi carissimi a Commisso. Il quale, soprattutto a proposito della casa viola a Bagno a Ripoli, è partito un poco per la tangente augurandosi davvero che non ci siano altri intoppi e che a settembre, nonostante le vacanze, le autorizzazione per cominciare i lavori ci siano tutte, scrive stamani La Nazione. Altrimenti? «Se le cose non andranno nel modo giusto – parole di Rocco – è possibile che l’investimento non si farà». Un concetto che fa rumore e rientra nello stile spiccio che il proprietario della Fiorentina ha ampiamente dimostrato di saper usare quando si tratta di affari e tempistiche.

Altro affondo: «Le Soprintendenze dovrebbero avere un ruolo limitato sugli stadi. Vedo che a Roma qualcosa si sta muovendo, ma prima di trarre le mie conclusioni aspetto. E comunque le regole dovrebbero essere le stesse in tutta Italia, non è possibile che uno stadio possa essere ristrutturato a Milano e non a Firenze. Io per la Mediacom ho investito 300 milioni l’anno negli ultimi dieci anni, in 20 ore di lavoro fanno 3 miliardi. Ma lì le cose funzionano, non devo andare a parlare con politici in 22 Stati diversi». (…)

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