Otto anni dopo la Fiorentina è di nuovo in corsa per tutti gli obiettivi a metà marzo. Allora furono rimpianti, oggi c’è una squadra in grande crescita
Cinque vittorie consecutive, un solo gol subito nelle ultime quattro partite, nove gol degli attaccanti in sette incontri e un’imbattibilità che dura da più di un mese. A tre mesi dalla fine della stagione i viola sono ancora in corsa su tutti e tre i fronti. Per risalire a un’annata così positiva bisogna tornare indietro alla stagione 2014-2015, con Montella in panchina. Solo allora, a questo punto dell’anno, la Fiorentina lottava per traguardi importanti sia in campionato che nelle coppe, terminando con il quarto posto in classifica e una doppia semifinale, con rimpianti in Europa League e Coppa Italia con Siviglia e Juventus. Così scrive La Repubblica.
GESTIONE. Quasi dieci anni dopo Italiano è riuscito a far sì che nessuno dei fronti fosse lasciato indietro. Merito, in primis, di una gestione democratica ma redditizia del gruppo. Ci sono stati giocatori che hanno reso all’inizio dell’anno, vedi Kouame, altri che hanno avuto bisogno di un po’ di tempo ma che adesso stanno uscendo con forza, vedi Mandragora o Cabral, ma tutti sono stati uniti sia nelle difficoltà che nelle vittorie. C’è poi un fattore tattico non trascurabile: dall’integralismo sul 4-3-3 si è passati all’alternanza con il 4-2-3-1. Mossa che non ha dato più riferimenti agli avversari. La squadra è diventata meno imprevedibile. Con una discreta condizione fisica — si è lavorato per essere brillanti adesso e non alla ripresa dopo Natale — la squadra ha saputo trasformare i fischi di gennaio e i cori “fate ridere” in applausi.
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Redazione LaViola.it