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Rassegna Stampa

In 10 per un’ora, il Toro raggiunge la Fiorentina con Gineitis e sfiora il bis

Comuzzo - Fiorentina

Espulso Dembelé, segna Kean, ma i granata reagiscono benissimo. Palladino non vince dall’8 dicembre

La scena finale di FiorentinaTorino racconta due storie opposte: i giocatori viola crollano sotto un diluvio di fischi, mentre i granata festeggiano il pareggio come una vittoria. Per la Fiorentina, è un’altra occasione persa in un periodo buio; per il Torino, una prova di resilienza che rafforza lo spirito di squadra. Così scrive La Gazzetta dello Sport.

Il risultato poteva pendere in favore del Toro, che, in inferiorità numerica per quasi un’ora, ha mostrato una determinazione maggiore. Pur senza rimpianti veri e propri, i granata hanno ribaltato il pessimismo iniziale e chiuso con la soddisfazione del “se quel tiro di Masina fosse entrato…“. La Fiorentina, invece, ha regalato l’1-1 con un’uscita maldestra dal basso e ha finito la gara in confusione, incapace di sfruttare la superiorità numerica.

FIORENTINA SBIADITA. I viola non vincono dall’8 dicembre e la fragilità emotiva è ormai evidente. La squadra sembrava poter chiudere una serie negativa (1 pareggio e 4 sconfitte in 5 gare), ma ha mostrato poca convinzione già nella ripresa, accontentandosi di gestire il vantaggio senza aggressività. Le incertezze difensive sono emerse ancora: l’errore di Comuzzo e Adli ha spalancato la strada al pareggio di Gineitis, mentre la squadra, complessivamente, ha mancato di reattività nei momenti cruciali.

Nonostante qualche nota positiva, come l’innesto di Folorunsho, l’opportunismo di Kean e i lampi di Gudmundsson, la Fiorentina appare sfiduciata, senza coesione né carattere, quasi come se giocasse in inferiorità numerica. Palladino, che gode della fiducia della società, si gioca il futuro contro la Lazio domenica: un avversario che a settembre aveva segnato l’apice del percorso viola.

TORO COMBATTIVO. Per il Torino, questo quarto pareggio consecutivo, ottenuto in condizioni difficili, racconta una squadra che non si arrende. Nonostante l’espulsione di Dembélé, gli infortuni e le assenze, i granata hanno mostrato spirito combattente. La rimonta è stata facilitata anche dai cambi: Gineitis e Njie, entrati dalla panchina, hanno contribuito a ribaltare l’inerzia della gara.

Pur con una prestazione altalenante, il Torino ha saputo approfittare della fragilità avversaria e chiuso la gara con la soddisfazione di un punto guadagnato. Tuttavia, Vanoli, assente in panchina per squalifica, sa che i granata non possono vivere di soli pareggi, e l’imminente sfida contro il Cagliari diventa cruciale per dare un segnale di crescita.

In sintesi, FiorentinaTorino è stata una partita che ha messo in luce due volti opposti: la sfiducia e le difficoltà tattiche dei viola, contro la determinazione e lo spirito di adattamento di un Torino che ha saputo trasformare un risultato compromesso in un’opportunità di riscatto.

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