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Tra imprese e tracolli, i post sosta con Italiano. Stavolta meno Nazionali, e poche rotazioni?

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Le imprese contro Atalanta e Milan, ma anche le grosse delusioni contro Venezia, Torino e Lazio. Con l’Atalanta c’è bisogno della miglior Fiorentina.

L’ultima sosta prima del Mondiale è ormai prossima ad andare in archivio. La Fiorentina si appresta a ricominciare la sua folle stagione da Bergamo, con poi un’altra raffica di gare già dietro l’angolo. L’obiettivo lo ha tracciato la proprietà per voce dello stesso Commisso: “Fare almeno 6 punti nelle prossime 3 partite di campionato” (con Atalanta, Lazio e Lecce, con due gare di Conference con gli Hearts nel mezzo) per rimettersi in linea col trend avuto nella passata stagione.

POST SOSTE. Già dall’anno scorso Vincenzo Italiano ha dimostrato di avere un rapporto conflittuale con le gare post sosta. A settembre, al rientro dopo la prima pausa per le Nazionali, arrivò quel 2-1 con l’Atalanta a Bergamo che dette convinzione e impulso a tutto il gruppo, mentre ad ottobre la prima gara dopo la pausa coincise con una delle sconfitte più cocenti, quell’1-0 di Venezia con la Fiorentina mai in partita ed incapace di rimontare il gol di Aramu. A novembre, poi, un altro momento di ‘up’, con il 4-3 al Franchi contro il Milan che esaltò Firenze. A seguire due rientri decisamente amari nel 2022: a gennaio, dopo non aver giocato contro l’Udinese, il pesantissimo 4-0 al passivo a Torino contro Juric, mentre a febbraio lo 0-3 del Franchi contro la Lazio. Due larghe sconfitte praticamente senza attenuanti. Quindi la vittoria con l’Empoli 1-0 ad aprile.

SCELTE. Al netto di un bilancio che parla di 3 vittorie e 3 sconfitte nelle gare post soste, furono le scelte di Italiano a finire sul banco degli imputati in occasione della disfatta in Laguna, con la convinzione di poter far meglio con chi era rimasto a lavorare a Firenze piuttosto che con chi era rientrato da viaggi e gare con le rispettive selezioni nazionali. Col Venezia, ad esempio, rimasero fuori Gonzalez, Torreira e Pulgar, mentre con l’Atalanta, per quanto arrivarono i tre punti, vennero lasciati fuori i sudamericani rientrati all’ultimo ma soprattutto venne schierato titolare Terracciano al posto di Dragowski, proprio per i motivi di cui sopra.

ACCIACCHI. Stavolta, tuttavia, i Nazionali che hanno lasciato Firenze in questa sosta sono stati molti meno rispetto ad altre volte sopra citate: Jovic ha disputato una manciata di minuti con la Serbia, Quarta è rimasto qui come Milenkovic, che ha anche avuto modo di recuperare dall’infortunio in cui era incappato qualche settimana fa, Gonzalez (comunque di ritorno a Firenze solo domani) non ha giocato neanche un minuto con l’Argentina. Solo Amrabat e Barak saranno reduci dagli sforzi con Marocco e Repubblica Ceca, mentre Kouame ha giocato una mezz’ora con la Costa D’Avorio. Le scelte di formazione, stavolta, non saranno influenzate particolarmente dalle Nazionali, per quanto ci siano ancora dei calciatori da valutare in vista del match con l’Atalanta di domenica, una gara da non sbagliare.

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