Rocco è vicino ai suoi ragazzi, pensa alla Fiorentina del futuro. In attesa di poter tornare a Firenze e al Franchi.
La Uefa, dopo l’Europeo, ha rinviato ieri in serata le ultime due date che restavano fissate nel prossimo calendario calcistico: le finali di Champions di Europa League. Oltre che di Champions femminile. Un atto formale, ma che certifica un aspetto ormai evidente: nessuno sa quando, e se, si potrà ripartire per portare a termine la stagione. Ci sono alcune linee guida: cercare in tutti i modi di concludere i campionati e le coppe europee, cercare di non sforare oltre il 30 giugno (ma più passano i giorni, più pare impossibile), non andare ad intaccare la partenza della stagione 2021/2022. “Il gruppo di lavoro presieduto dal presidente Uefa, Aleksander Čeferin, analizzerà le opzioni disponibili. Il gruppo ha già iniziato l’esame del calendario. Gli annunci saranno fatti a tempo debito”, ha fatto sapere la Uefa. Si fanno e si faranno delle ipotesi, più o meno ottimistiche. Ma la realtà è che è impossibile stilare un programma che possa consentire di fissare una data per ricominciare.
QUANDO SI RIPARTE? Un vero rebus sia a livello europeo che italiano. Anche la Lega sta mandando avanti i contatti per individuare delle possibili date per concludere la stagione, così come ci sono lavori in corso per le proposte da porre all’attenzione del governo per favorire la ripresa economica dopo la crisi (incentivi e agevolazioni sui diritti tv, sugli stadi e non solo). Si parlerà anche dei famosi ‘tagli’ agli stipendi dei giocatori, ma prima bisognerà quantificare i danni economici dovuti all’emergenza Coronavirus (si stima dai 170 agli oltre 700 milioni, a seconda se la stagione sarà solo ‘spostata’ o addirittura chiusa in anticipo). Gli ultimi dati parlano, fortunatamente, di un piccolo rallentamento del contagio, ma ancora ci vorranno giorni per vedere gli effetti dei provvedimenti del governo. E al di là di alcuni club che volevano ricominciare ad allenarsi in questi giorni (Lazio e Napoli), salvo poi essere costretti a fare marcia indietro, non si sa ancora quando i giocatori potranno tornare nei rispettivi centri sportivi.
FINE QUARANTENA. La Fiorentina finirà venerdì la propria quarantena dopo i primi casi di Coronavirus, ma senz’altro per tornare ad allenarsi ci sarà ancora da aspettare. Programmi personalizzati e a distanza vanno avanti, con tabelle di marcia stilate già da tempo dai preparatori. Ma l’incertezza sul ritorno in campo complica inevitabilmente tutto, sia a livello fisico che psicologico. Nel calcio la programmazione (anche dei minimi dettagli) è fondamentale, non sarà facile per nessuno ricominciare. Perché prima di tornare a giocare servirà una preparazione ad hoc che sarà tutt’altro che banale.
LONTANO MA VICINO. Commisso segue tutto a distanza dagli Stati Uniti. È vicino alla ‘famiglia viola’, come la chiama il patron, ai giocatori e allo staff. La raccolta fondi ‘Forza e cuore’ sta andando oltre il target dei 500 mila euro e delle aspettative: c’è stata grande partecipazione di tutti i fiorentini e non solo, l’emergenza ha rafforzato ancor più i rapporti nella speranza di ripartire presto e più forti di prima. Con la ‘task force’ per cambiare la burocrazia per la costruzione di impianti sportivi Joe Barone e la dirigenza viola sono in prima linea per quella che sarà la ripartenza post-Coronavirus, ma la proiezione futura riguarda anche la Fiorentina che verrà. Che va oltre la stagione attuale, che tutti sperano di riprendere e finire al più presto (magari con Ribery e Kouamè armi in più per il rush finale).
LA VIOLA DEL FUTURO. Perché dopo l’emergenza ci sarà da costruire anche una Fiorentina sempre più competitiva. Come ha sempre immaginato Commisso fin dal suo arrivo. Una prima annata complicata su più fronti, con una sorta di ‘scottatura’ del primo anno messa in conto dalla dirigenza italo-americana. Alcuni errori, tanta esperienza e immensa passione. I risultati sul campo hanno latitato ad arrivare, ma fuori è nato un feeling speciale che potrebbe portare lontano. E nei mesi ci sono stati tanti investimenti che, Rocco è convinto, potranno dare presto i loro frutti: il centro sportivo ma non solo, anche il mercato darà soddisfazioni, con Amrabat e Kouamè su tutti. Mentre già si pensa e si lavora da tempo a come rinforzare la Fiorentina: intanto tenendo Castrovilli, punto fermo anche per il prossimo futuro. E lavorando sui rinnovi ‘pesanti’: prima Vlahovic, già molto vicino alla fumata bianca.
RINNOVO PESANTE. Poi Federico Chiesa, per il quale – calcio giocato o meno – saranno mesi decisivi. Con il contratto in scadenza giugno 2022 chiudere il rinnovo entro l’estate diventa fondamentale. Diversi contatti e incontri tra le parti nelle ultime settimane, quando sarà finita l’emergenza sarà data un’accelerata alla trattativa. Commisso ha ripetuto il messaggio: “Vorrei che restasse, ma se volesse andar via e ci fossero le condizioni giuste per la Fiorentina…“. Insomma, conterà parecchio la volontà del giocatore. Ma anche la voglia della Fiorentina di costruire una squadra più competitiva per la prossima stagione. E con il sorriso ritrovato di inizio 2020, e con un Europeo slittato al 2021, la permanenza potrebbe non essere così impensabile. Rocco ci conta, senza fare ‘prigioni’ (dorate) ma provando a convincere il suo gioiello della concretezza delle sue ambizioni.
Di
Marco Pecorini